Intolleranza

E così anche il mio vaso ha conosciuto la sua ultima goccia. Anzi direi che ne ha conosciuta più d’una.

E’ fisiologico credo, quando si ha continuamente a che fare con consulenti matrimoniali celibi.

Se poi si è affetti da una forma cronica (quanto grave) di intolleranza per la stupidità la situazione può diventare davvero difficile.

E’ dura stare zitti con quello che sostiene che non è possibile che abbiano fermato il cuore di Cesare per operarlo.

E’ certo… ogni cardiochirurgo degno di questo nome deve, come minimo, saper fare il suo delicato lavoro di rammendo su un cuoricino minuscolo che continua a battere a 140 pulsazioni al minuto, altrimenti che cardiochirurgo è?

Per non parlare di chi ti racconta del suo piccolo trattenuto una notte in osservazione per un attacco febbrile e ti dice che non puoi capire cosa voglia dire avere un figlio in ospedale.

E’ già, non posso proprio immaginare come stavate. Non posso proprio: Cesare la febbre alta non l’ha mai avuta…

Ed è praticamente impossibile trattenersi di fronte alla neomamma che chiede come abbiamo gestito l’angoscia per la morte in culla: lei non riesce a dormirci, anche se è più tranquilla da quando ha il cicalino che l’avvisa se il piccolo smette di respirare.

Ma sai, avevamo un problema più concreto dello spettro della morte in culla. E i mesi più a rischio Cesare se li è passati in ospedale monitorato giorno e notte.

E comunque anche con il cicalino, sapresti forse cosa fare se non respirasse più? O forse ti illudi di arrivare all’ospedale in tempo?

Ma il peggio di me lo tira fuori chi dice

Poverino… sono così fragili… e poi non diveva capitare proprio a voi…

Mio figlio non è poverino.

Poverini sono quelli che non ce la fanno.

Per inciso non è nemmeno fragile.

Se lo fosse, non sarebbe qui adesso.

E poi dici che non doveva toccare a noi? Avresti preferito che la dea bendata scegliesse te?

Di solito basta a zittirli.

Di solito.

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Comments

4 Aprile 2005 at 09:54

sai come si dice…guarda… passa e vai
siete stati fortunati, cesare e’ con voi e’ forte e qundi…gli altri ignorateli
anche chi non ha avuto una esperienza come la vostra lo fa..ignorare gli ignoranti
voi avete il vostro bimbo e la gioia che ne consegue…vaffa…a tutto il resto!!
e’ una cavolata ma a me hanno detto che visto che teresa ha le orecchie a sventola andrebbe operata da piccola come i cani, cosa dovevo rispondere???
bacione
ba



Armanda
4 Aprile 2005 at 10:28

Daria, nei miei commenti sembrero’ retorica, ma sei una donna esplosiva ed ogni tua parola mi trasmette forza, buon umore e positivita’!

Falli tacere con le tue parole; tutti quanti.
E se non hai voglia di parlare, sono certa sia sufficiente un tuo sguardo 🙂

Buona giornata
Amy 25+3 e Bibi 3 anni



Anonymous
4 Aprile 2005 at 13:50

Adesso pero’ devi farci il nome, chi e’ che ti ha frullato così le balle?
Forse, a prescindere dalle frasi (che talvolta possono scappar dette anche ai piu’ insospettabili), sono proprio le persone che non ti vanno giu’.
Laura



Anonymous
4 Aprile 2005 at 15:44

Cesare poverino? Non direi ha avuto un tesoro immenso in regalo.
Cesare fragile? Non direi proprio, ha dimostrato un coraggio da leoni e una determinazione ESAGERATA!!
Per quanto riguarda la dea bendata dove doveva volgere lo sguardo? Penso che dopo le tue parole quelle “persone” avranno di che riflettere ……..
Come sempre un grandissimo bacio.
Non mollate, siete semplicemente FANTASTICI.
Vi voglio bene.
Barbara



Anonymous
4 Aprile 2005 at 15:56

E’ per questo motivo che io non ho scritto spesso commenti ai Vostri racconti. E’ per questo che nelle poche mail non trovavo mai le parole giuste.
Indipendentemente da quello che è successo a Cesare nello specifico, ti troverai di fronte a frasi del genere ancora tante e tante volte. Fossi in te, non sprecherei nemmeno fiato per zittirli, di solito io sorrido e dico: “si è vero”.
L’ignoranza non ha confini, l’arroganza non ha limiti… la gente non si rende conto che non è sufficiente avere una bocca da arieggiare per poter parlare…
Ridici sopra e non pensarci!
Un bacio
Pami



14 Aprile 2005 at 19:29

mannaggia mannaggia quanto sei massiva. brava. e non far sentire a Tatino queste cazzate che gli dicono, sennò glielo fa vedere lui quanto è fragile.
mi sa che metto questo blog nel top 5…



15 Aprile 2005 at 22:58

Mi vien da chiederti un po’ di atea pietà per questi che non sanno quel che dicono… Perché ci sono vicende troppo grandi per entrare in menti piccole.. e perché forse di fronte a certe vicende siamo tutti piccoli, noi umani quà fuori che non sappiamo bene di cosa parliamo.
Checcevuoifà? Miglior silenzio ‘un fu mai detto..
un bacio a Tatino

Serena



Anonymous
18 Aprile 2005 at 13:50

Ciao Daria, oggi sono venuta qui a trovarvi ;).
Ogni volta che ti leggo affiorano in me sensazioni e ricordi che mi smuovono dentro, e sono indecisa se riviverli o buttarli di nuovo sotto la sabbia.
Quello che dici è verissimo e posso comprendere benissimo quali sensazioni provi quando qualcuno apre la bocca senza pensare a quello che dice. Sai cosa credo che sono persone ignoranti (perchè ignorano) e fortunate, perchè non hanno proprio idea di quello che dicono, perchè non l’hanno vissuto, e spero che non debbano mai farlo, nessuno dovrebbe vivere certe cose e tutti dovremmo essere gente “ignorante”.
Un fortissimo abbraccio e un bacino al piccolo Tatino.
Irene e Luisa



monica
30 Luglio 2007 at 09:55

Posso aggiungere un’altra goccia? Senti un pò:
“… e pensa che siete stati fortunati, che quando siete rientrati dall’ospedale* non avete dovuto affrontare l’invasione dei parenti, mentre io, con tutta la stanchezza, me li sono sorbita e non ne potevo più e volevo di nuovo essere ricoverata…”
Che dici? Che fai? Sul cell ho cambiato il nome al suo numero con la dicitura “non rispondere”… e non rispondo più.

* ospedale naturalmente sant’orsola, per ritorno venoso polmonare totalmente anomalo non diagnosticato in gravidanza.
**nelle belle stanze dell’ospedale di provincia, dove si portano i fiori e si disquisisce sulla somiglianza al padre o alla madre.



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