Piccolo grande uomo

Cesare ne ha passate tante. Proprio tante. Ma alla fine è cresciuto. E gli riesce sempre di farlo col sorriso sulle labbra.

Dentro di noi è sempre stato quello che va accudito, senza farsi accorgere certo, ma va accudito e rassicurato.

E così il seienne alle soglie dei sette anni da un po’ si sveglia all’alba orgoglioso di non dipendere più dalla traversa sul letto, come se non ne avesse mai avuto bisogno. Chi, io?.

Accudire Cesare tramite l’autonomia, le piccole autonomie che piano piano formano l’autonomia. Così a scuola faceva il cameriere e ora porta via la tazza del caffé senza rovesciarla. Si veste da solo la mattina con scelte buffe ma sempre adatte alle intemperie e soprattutto ai suoi gusti. Si fa trovare pronto. Se ti svegli alle sei devi pur passare il tempo fino alle 8, noh?

Fu così che all’alba del tre giugno, due genitori drogati dal riposo inatteso della festa della Repubblica non sentirono la sveglia. Un pimpante quasisettenne, vestito di tutto punto arriva a 15 minuti dall’autobus a svegliarli, mostrando orgoglioso le scarpe che lo rendono pronto per uscire e con la massima naturalezza dice: ho portato il biberon col succo a Dido! E poi corre a vestirlo che mancano 10 minuti, gli sceglie i pantaloni, la maglia giusta, va a prendere gli zaini.

E il terzetto degli uomini di casa esce perfettamente in orario caricando i piccoli sullo scuolabus senza correre.

Il piccolo Cesare terrorizzato dalle novità, dai cambiamenti, dalle situazioni nuove, ora ha trovato la sua strada.

Ed è forte e felice.

Il mio cuore vola alto come un falco.

[sfocatismo] into the sunset

Comments

Famiglia dei Folletti
5 Giugno 2011 at 01:58

Ommioddio…. Il nostro Tato! Che traguardo, che traguardi in questi quasi 7 anni!



barbara firenze
14 Giugno 2011 at 10:37

e par ieri che quello scricciolo ci faceva incrociare tutte, e poi i balli sui tavoli, sempre di più, sempre di più!!
Vola in alto falchetto!!!!
Barbara (ex bibiblu al momento biscottodizenzero)



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L'ometto

3 Giugno 2011