Ferragosto al pronto soccorso
In teoria saremmo in vacanza.
Dico in teoria perché più che in vacanza sembra di essere in un acquario, vista la pioggia che cade da due settimane.
E forse proprio perché questa vacanza si rivelava ogni giorno di più come una non vacanza fino ad oggi non avevamo visto nemmneo un camice bianco. Manco uno, roba da non crederci. Persino l’indice di coagulazione del sangue era sempre stato perfetto.
Ma oggi una caporetto:
- Tre cadute ancor prima della levata del sole (siamo mattinieri qui) a far nascere un bellissimo bernoccolo sulla fronte
- Una caduta con relativo ingarbugliamento tra gli attrezzi dell’orto
- Una manina restata schiacciata tra le ante di una porta finestra
- Un ginocchio sbucciato
- Altra caduta sulla manina infortunata
Risultato del tutto: un pianto inconsolabile che è durato oltre ogni limite di sopportazione delle nostre orecchie.
A quel punto abbiamo capitolato e l’abbiamo portato al pronto soccorso.
Sembra che si tratti solo di una contusione al polso, ma avendo deciso di comune accordo di evitare un’immediata radiografia la certezza la avremo col metodo empirico: se in due giorni è passato tutto bene, altrimenti si torna.
Intanto incrociamo le dita.
Le nostre, che quelle del tato sono inagibili.
* i nostri complimeti al PS dell’Ospedale di Rovereto sia per l’efficienza che per la pulizia.
Comments
Noooo, il Tatino con la mano fasciata, che tenero! 😀 Adesso vengo e lo riempio di baciozzi 🙂
Un terremoto! Ecco cos’è questo bimbo!! 😀
:*
Ma cosa succede, Cesare!!!???
Cosa mi combini!!!???
Bhe’, intanto una firma e un bacio virtuale sulla tua manina infortunata e fasciata (o ingessata??? dalla foto nn si capisce!!!)
Viola & truppa