Il trittico (del Tritone?)
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Martedì pomeriggio: controllo cardiochirurgico.
Furibondo.
Senza pappa-bis. Senza nanna. Senza ciuccio.
Peggio di così potrebbe solo piovere. O forse no, perché, col caldo che fa, la pioggia sarebbe refrigerio.E poi, al solito siamo gli ultimi.
Eppure stavolta ci eravamo proprio impegnati ed eravamo arrivati con 10 minuti di anticipo rispetto all’orario dell’appuntamento.Insomma, quando arriva il nostro turno il tato è veramente al di là del bene e del male.
Provare la saturazione? non se ne parla neanche: l’orecchino è roba da donne, come dice iPapy.
Vedere le lastre? Si potrebbe anche fare se non fosse che la lastra appesa è di due mesi fa…
Auscultare il torace? Ottimo modo per assodare il povero medico che del Tatino ancora non aveva esperienza.Ma una volta appoggiato lo stetoscopio sulla scrivania…
il Tatino, ratto come un ratto, allunga la mano verso lo strumento, lo afferra, si tira su la maglietta e se lo appoggia sul petto tutto felice.Niente da dire: chi fa da sé…
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Mercoledì all’alba: latte o pappa?
iPapy ha lo spirito sportivo di una stalattite islandese.
Unica eccezione i mondiali di calcio.
Sarà il sapore del ricordo di quelli dell’ 82, sarà che in fondo è un buonista nazionalpopolare, ma sui mondiali si ferma sempre* .
E per lasciar spazio alla semifinale con la Germania i piatti della cena restano sul tavolo.
Poco male, si può sempre mettere a posto al mattino.Solo che all’alba il Tato si sveglia al grido di Mamma, latte!.
Mamma barcolla verso il frigorifero, prende il latte, lo mette nel microonde e va a prendere la belvetta nel suo lettino.
Ma non appena arrivati al divano lui vede i residui della sua cena.
E lì si apre il dibattito:
Pima pappa, opo latte
-No, Tato, quella pappa lì non e’ mica più buona…
No, pima pappa, opo latte
– Cesare, sono le quattro e mezza… che ne diresti di bere il latte e non rompere i maroni?
UUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHNiente sembrava poter distrarre l’infante dai maccheroni sparsi per il tavolo.
Finché la mamma, esasperata, non lo prende il braccio e centra con il biberon la bocca spalancata in una O degna di Giotto.
E, così, pian piano, la O si chiude intorno alla tettarella e il grido disumano diventa un più tranquillo ciomp ciompMa alla fine, dopo essere arrivato all’ultima goccia Mamma, desso pappa?
* in compenso iMamy guarda TUTTO il resto…
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Giovedì, ora di pranzo: il furto.
Giuro, c’era anche la terza da raccontare.
Ma qualcuno se l’è presa dalla mia memoria.
Chiameremo Topolino ad investigare.Urgentemente.
Comments
Tra pima pappa poi nanna e pima pappa opo latte non so quale mi ha fatta capottare di più dal ridere ^_^
Vai tatino che sei fortissimo!!!
Passata a vedere se Topolino avesse risolto il caso…
Ma soprattutto per lasciare questo link al Tato http://www.icj-cij.org/. Qualcuno dovrà pur dirimere la questione pappa.