L’elefantino
Giusto stamattina stavamo osservando come fosse arrivata la primavera senza che avessimo mai dovuto usare la macchinetta dell’areosol*.
Al che ho detto al tato
Tu non ti ricorderai di sicuro come fa l’areosol
La sua risposta, istantanea, è stata un suono gutturale che fa più o meno così CRRRRRRRRRRRRRRRR.
Da buoni scienziati abbiamo voluto la controprova e gli abbiamo chiesto più volte, anche a distanza di tempo, come fa l’areosol.
La risposta è sempre stata CRRRRRRRRRRRRRRRR.
Un elefante. Abbiamo generato un elefante.
* Detto questo oggi faremo sacrifici propiziatori al dio delle malattie respiratorie perché non gli venga una broncopolmonite fulminante domani mattina.
Nemmeno stasera. O dopodomani.
Grazie.
Comments
Unga, bunga, funga, lunga…..danza propriziatoria contro i malanni…anche noi quest’anno ce la siamo scampata, ma a settembre andrà alla materna….e lì sì che ne vedremo delle belle.
Baci, baci, baci….
Mary
la prima volta che la nonna elena chiese al Tato “come fa l’areosol?” il piccolo, che era nella sua cullina e aveva circa quattro-cinque mesi, rispose: Crrrrrr
La nonna credette di avere le traveggole e lo riferì ad iMamy, la quale, al suo ritorno a casa, pose lei stessa la domanda al piccolo che rispose sicuro Crrrrr!!!
Leggere ora che si ricorda quel rumorino a distanza di un anno, senza averlo più sentito, mi lascia ancor più senza parole….
Mentre mi appropizio anch’io, ne approfitto per farvi un saluto e per dirvi che vi adoro! 😀
Folletto&Federico.