Il dentino sotto il cuscino

Questa è una storia che inizia un weekend con un pianto e un dentino quasi orizzontale.

Sarà stato Dido, sarà che è autunno e cadono le foglie. Non si sa.

Poi la storia prosegue con qualche pianto, la fatina dei dentini che se li lasci sotto il cuscino lei ti lascia un soldino.

La dottoressa dei dentini al telefono riesce a far parlare cesare a farsi promettere che lui col ditino prova a farlo ballare e poi un topino porterà un soldino.

La storia riprende il lunedi mattina, al momento di andare a scuola quando la paura fa dire no a Cesare con le mani sbarrate davanti alla bocca.

Ma a Casaglia le sue dade, tra le mille cose che sanno fare, sono anche provette dentiste e, grazie a Caterina – che riesce persino a far soffiare il naso a Cesare, la sera nello zaino c’è un barattolino trasparente con dentro un dentino.

La storia racconta che poi il dentino fu messo in un bicchiere, perché così aveva detto la dottoressa dei dentini e Cesare ci si è addormentato con il cuscino sopra, la sua stanchezza a farlo addormentare di botto.

Il martedi mattina, in questa storia, udiamo Cesare grugnire prima delle sette di mattina, come sempre, per chiedere il latte. Solo che stavolta non dice “voglio il latte”, dice “non riesco a trovare il soldino”. E un papà gli dice “solleva il cuscino”.

La testa sul cuscino. Cesare sorride felice. Dolce. Senza parole.

Nella nostra storia quel martedi mattina Cesare ritrova la parola poco dopo, girellando per casa con la piccola scatola del nuovo minipuzzle che però ospita anche un soldino.

Nel conquistare il lettone come ogni mattina cesare stavolta si posiziona accuratamente in mezzo, stende le braccia toccando simmetricamente mamma e papà infine scandisce:

Siete i migliori genitori che io abbia mai avuto.

Grazie a te, Cesare e buon anniversario.

Comments

17 Novembre 2009 at 15:11

sono frasi come queste che ti fanno volare talmente in alto che, per un momento, gli affanni e le preoccupazioni non si vedono più



Laura
19 Novembre 2009 at 00:15

cesare ha questo straordinario potere di commuovermi, attraverso le vostre parole



20 Novembre 2009 at 01:59

Scendendo dallo scuolabus grigio (il tuo preferito!)mi mostri un buchetto al centro della tua dentatura inferiore e poi, frugando nel tuo zaino mi mostri raggiante un barattolino trasparente con dentro il tuo primo dente da latte, caduto con l’aiuto della dada Cate.
Ti ho abbracciato forte forte dicendoti che ora che sei diventato grande, i denti da latte non servono più, e che poi ti verranno i nuovi denti per mangiare tutto quello che mangiano le persone grandi!
A casa ti ho mostrato in una scatolina azzurra tutti i denti da latte caduti a tuo padre e che la sua mamma e tua nonna, si commuove a rivedere un piccolo tesoro che era cresciuto nella bocca dl suo figlio-bambino, il piccolo Federico….e che ora è diventato il tuo grande papà!



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Ululiessenza

19 Novembre 2009