L’apertura dei cancelli
Con Cesare non c’era stata occasione: il lettino era diventato troppo stretto per lui noi eravamo prigionieri della casa provvisoria, troppo piccola per fare cambiamenti e troppo provvisoria per un letto nuovo.
Semplicemente Cesare si prese il lettone, Ulisse neonato il lettino e noi genitori il divano letto di Paolone.
Ma ora siamo a casa nostra e ogni notte è un carosello di letti: lettino, lettone, divano, letto di Cesare. Una transumanza continua.
Ulisse potrebbe essere trattenuto solo da un trasportino per cani di grande taglia, a patto di sopportare le urla da carcerato. Il lettino gli serve solo ad emulare Nino Castelnuovo (*).
E così ieri sera mi sono armato di brugole e ho abbattuto barriere e cancelli.
Ed è stata libertà e felicità .
E stanotte ci hanno dormito insieme. Abbracciati. Almeno per un po’.
Poi è ricominciato il carosello fino all’alba.
(*) Secondo me “fare olio cuore” dovrebbe entrare nel vocabolario.
Comments
nel mio lessico familiare “fare olio cuore ” ci è entrato a pieno titolo, visto che l’unica volta che ci ho provato, circa 25 anni fa, mi ci sono ammaccata pesantemente la rotula e incrinata una caviglia….. sigh….
ciao Elena
Allora mi sa che siamo di generazioni vicine… 🙂
Ciao, piccolo memo al volo, per ricordarvi che oltre all’apertura dei cancelli, c’è stata oggi l’apertura… dell’intervista doppia 🙂 Grazie per il tempo dedicato all’iniziativa.
Grazie, Camu
alla fine è venuta fuori una cosa proprio carina 🙂