Vaccinazioni

Si fa presto a dire vaccinazioni.

Se poi il consultorio è a 600 metri da casa si dovrebbe fare prestissimo…

Ma (al solito c’è sempre un ma) se fuori nevica l’impresa non è delle più facili.

Sveglia ore 7 appuntamento ore 9.15:

Chiamare taxi (occupato) – nutrire Tatino – Lasix e Ranidil – lavare Tatino – chiamare taxi (sempre occupato, per Giove pluvio!) – vestire Tatino – nutrire i gatti – chiamare taxi (indovinate un po’?) – calmare il Tatino – svegliare iPapy con un caffé fatto senza mettere il filtro nella moka (grande prestazione!) – chiamare taxi (vabbe’ ci rinunciamo) – cercare la tuta imbottita del Tatino – mandare iPapy a prendere la macchina nella tormenta – legare Tatino nell’ovetto – uscire di casa cercando di non caraboltolarsi sul vialetto- salire in macchina per fare ‘sti benedetti 600 metri.

Ovviamente siamo arrivati in ritardo. Ovviamente ridacchiando.

Le lettere di dimissioni sul tavolo della dottoressa del consultorio

Non si spaventi troppo a leggerle, mi raccomando!

Il suo sguardo sempre più allibito mentre veniva a conoscenza di tutta la nostra vicenda.

E infine l’ora cruciale.

Le vaccinazioni dei bimbi funzionano esattamente come quelle dei gatti: plica di pelle e punturina.*

Micropianto (ma ben urlato) del Tatino.

La dottoressa ci chiede di aspettare fuori perché vuole rivedere Cesare prima di rimandarci a casa.

Mezz’oretta dopo siamo di nuovo con lei. Tatino sorride

Siete davvero ammirevoli. Ma come fate ad essere così sereni?

– Be’, siamo ben allenati… Qualcuno, tempo fa, l’ha chiamata iper-razionalità, cinismo, […] atteggiamento snob, forte incapacità relazionale e immaturità nel saper vivere e valorizzare le proprie emozioni.

Questione di punti di vista.

E intanto fuori c’è la neve. E a Tatino la neve è piaciuta.

Queste sono le cose importanti nella vita.

*anche la somministrazione di medicine per via orale ai bambini funziona come per i gatti: infilare una siringa (rigorosamente senz’ago) ben in fondo alla bocca, premere lo stantuffo e far chiudere immediatamente la bocca medesima.
Funziona sempre.

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Comments

Anonymous
21 Gennaio 2005 at 16:36

Le cose semplici a voi proprio non riescono!!!
Sarebbe stato troppo facile, il taxi pronto, il sole … il filtro della moka!
Un bacio.
Barbara e Stella



Anonymous
21 Gennaio 2005 at 19:21

Evvai… Tatino è entrato ufficialmente nel novero dei bimbi normali finalmente!

Bravo bravissimo…

Monica



23 Gennaio 2005 at 15:43

Mi chiedo se neonati e gatti la abbiano anche la stessa opinione, sulla somministrazione di punturine, medicine e via dicendo..
Magari il gatto si chiede perché allora a lui non tocchi anche il cesto bello con la giostrina sopra.. 😉
baci a tutti

Serena + Sara



Anonymous
23 Gennaio 2005 at 18:00

Secondo me la neve scendeva perché voleva conoscere Cesare pure lei…un po’ la invidio.. Federica



Anonymous
23 Gennaio 2005 at 20:25

Ho le lacrime agli occhi per le risate: il caffé senza filtro è davvero mitico!

Bacini al Tatino

Fab

P.S.: ma chi è così meschino da chiamarvi snob, cinici ecc ecc? Proprio voi…



Anonymous
23 Gennaio 2005 at 21:42

Tatino ti ho po trascurato negli ultimi tempi, tutto merito di Ernesto che ci fa trottare
duro ma bello il mestiere di mamma!

Un bacio
Ostinata + Ernesto 24 giorni di puro delirio



D.
24 Gennaio 2005 at 12:08

iper-razionalità, cinismo, […] atteggiamento snob, forte incapacità relazionale e immaturità nel saper vivere e valorizzare le proprie emozioni. E’ il riassunto di una diatriba tra noi e un collega di iPapy che, non riuscendo a capacitarsi del nostro atteggiamento sereno riguardo alla gravidanza e alla nascita di Cesare, si è prodotto in questa uscita.

Noblesse oblige.



24 Gennaio 2005 at 12:22

la faccenda è ormai passata, anche se non appartiene ancora al passato. Si tratta di una cosa privata.

In questo contesto tuttavia esemplifica il concetto banale che l’essere informati e sereni non pregiudica l’esperienza felice; informarsi di ogni dettaglio su gravidanza e diagnosi prenatale non congela i sentimenti e gli avvenimenti narrati su questo blog ne sono la prova.

I sentimenti ci sono sempre. La razionalità li aiuta a non farti agire da incosciente. E soprattutto ti permette di non uscire di senno alla fine della fiera.



Anonymous
25 Gennaio 2005 at 14:08

Fed, nello specifico sicuramente hai ragione, ma sono dell’opinione che, a prescindere dalla ragione del contendere, quando in una discussione la dialettica lascia il posto all’insulto, si ha a che fare con una persona meschina, maleducata e vigliacca.

Ma non è questo il posto dove filosofeggiare, vero Tatino? 🙂

Bacini al piccolo rubacuori

Fab



Anonymous
26 Gennaio 2005 at 09:57

Siete davvero irresistibili!
Qualsiasi cosa voi facciate 😀 !
Un bacione al Tatino !
Raffa 27+6



26 Gennaio 2005 at 12:17

Salve a tutti,

e’ importante per me chiarire la situazione.

Daria ed io siamo due menti distinte e abbiamo punti di vista diversi sulle cose. Lungi da noi comportarci come quelle coppie “une e bine” che dicono solo “noi facciamo questo, noi facciamo quest’altro”.

Daria ha scelto di esplicitare il suo pensiero ironico, io ho sottovalutato la cosa distrattamente quindi ho dimenticato di aggiungere subito queste righe. Mi sono accorto troppo tardi che, a mio parere, il luogo e i tempi erano sbagliati per citare quell’episodio. Mi scuso pubblicamente con gli interessati e con chi ci legge senza, ovviamente, conoscere il contesto.

Senza contesto, infatti, non si capisce come si sia arrivati a quella frase curiosa. Mi sono preso non da oggi l’impegno di chiarire la cosa in privato con le persone coinvolte e sono sicuro che ce la faremo. Credo inguaridbilmente nell’esistenza di un lieto fine nelle avventure della vita, anche quando costa fatica.

Il messaggio del post in generale invece resta valido: Daria ed io siamo consapevoli di apparire a volte iper-razionali. Ma è la nostra arma per arrivare all’oggi vivi, insieme al Piccolo. Le prove sono proprio questi racconti.

Chiedo quindi a tutti di cessare di commentare la vicenda e tornare – se volete – a parlare di Tatino che ci sta inondando di sorrisi.



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