Parigi non è solo una nota meta turistica.
Parigi non è solo la ville lumière.
Parigi non è solo le foto dalla piramide del Louvre o dalla torre Eiffel.
Parigi non è solo l’accento francese.
Parigi non è solo un tricolore sulla foto profilo.
Succede che da quando sei piccolo hai amici francesi e parigini.
Succede che finisci per studiare il francese alla scuola media e trovare il miglior professore di francese del mondo al liceo (che, ovunque sia ora, sarà attaccato su twitter, con la vista ritrovata).
Succede che ti fanno studiare i romanzi dell’800 e ti sembra di conoscere ogni strada e ogni piazza.
Succede che quando ci vai e ci torni in vacanza ti innamori anche i marciapiedi, per non parlare del metro dove ti aspetti di incontrare Zazie.
Succede che in questo momento 15 ex studenti di liceo che hanno le lacrime agli occhi mentre sono incollati alla rete e pensano al vocione di quel professore che vagava tra i banchi.
Succede che alcuni di loro ci sono andati a vivere a Pairigi, tanto le hanno voluto bene e noi dall’Italia ci preoccupiamo.
Parigi non è solo i cugini francesi.
Parigi è dentro di noi.
E fa molto male.