MobileMe, il nuovo servizio online di sincronia dati con cui Apple ha sostituito dotmac, ha avuto qualche problema di lancio.
Come utente storico di dotmac ho ricevuto un email di scuse, in un linguaggio abbastanza diretto e colloquiale (poco PR per intenderci) che culminava nell’omaggio di 30 giorni di estensione dell’abbonamento:
We want to apologize to our loyal customers and express our appreciation for their patience by giving all current subscribers an automatic 30-day extension to their MobileMe subscription free of charge. Your extension will be reflected in your account settings within the next few weeks.
Si gradisce l’omaggio riparatore; soprattutto si gradisce la franchezza e la trasparenza di un email che ammette esplicitamente i “grossi problemi” (ora risolti) avuti dalle web apps.
Nell’email si approfitta per fare chiarezza rispetto al termine “push”, inteso come sincronia istantanea. Apple promette di non usarlo poiché attualmente il sistema si prende fino 15 minuti di intervallo. Lo chiameranno “push” quando sarà effettivamente quasi istantaneo.
Vorrei poter girare questo email ai grandi strateghi del marketing telefonico nostrano, per ripensare le loro tariffe a caratteri cubitali con asterisco ed eccezioni scritte a corpo 7.