Venerdi sera, bruciata la candidatura di Prodi, ho avuto un’intuizione:
Finirà che rieleggeranno Napolitano che rifarà le stesse identiche consultazioni poi richiamerà i saggi… Un mondo di Escher
— Federico Giacanelli (@bolsoblog) April 19, 2013
Quando sabato mattina l’ipotesi prende corpo, Bersani e Berlusconi vanno a parlare con l’interessato. In molti stentiamo a crederci ma iniziamo a rassegnarci:
Se rieleggono Napolitano dobbiamo benedire l’allungamento della vita media e vergognarci per farci salvare da chi non ne può più di noi.
— Federico Giacanelli (@bolsoblog) April 20, 2013
Napolitano ha quasi 88 anni, ha detto che non si sarebbe ricandidato ma ha sempre fondato le sue azioni sul senso di responsabilità. Andarlo a implorare di ritornare mi è sembrato un colpo basso, oltre che una resa alla propria impotenza:
Napolitano ha una coscienza: è ovvio che accetti. Chi chiede questo sacrificio a un uomo di 87 anni lo sa e ha lo stomaco a pelo lungo.
— Federico Giacanelli (@bolsoblog) April 20, 2013
E così arriviamo allo scrutinio: Napolitano conduce sin dall’inizio per un rapporto di 4:1 dei voti ricevuti rispetto a quelli per Stefano Rodotà. Solo briciole ad altri confidati.
Alle 18:15 circa, il magic number è superato:
Come diceva Ian Malcom in Jurassic Park:
Dio, quanto odio aver sempre ragione (Ian Malcolm)
P.S.: Lia Celi l’ha detto molto meglio di me:
Usare un vegliardo come paravento della propria nullità è un’indecenza. Branco di miserabili, loro e chi li voterà ancora
— Lia Celi (@LiaCeli) April 20, 2013