Chi mi conosce dietro le quinte sa che l’argomento mestruazioni è un mio cavallo di battaglia allorché scatta il momento dell’umorismo greve, quello che Elio ha rappresentato egregiamente in Silos e Essere Donna Oggi.
Ho perciò raccolto volentieri l’invito di Elena (poi con qualche ripensamento secondo me immotivato) a rimpallare l’argomento nella blogopalla, immaginando di raccontare qualche iperbolica esagerazione a base di autobotti di mestruo.
Poi ho ripensato al meccanismo, quello che dovrebbe far scattare la risata quando ti va fatta bene: serve l’atmosfera giusta, qualche mente benpensante, la deriva di una serata in battutacce e possibilmente un complice. Perché lo scopo non è parlare effettivamente di liquidi corporei ma di cogliere impreparati gli interlocutori, tra lo stupito e l’imbarazzato e rilanciare la palla con una similitudine sproporzionata. L’accoppiata liquidi biologici + sfera intima è condizione necessaria ma non sufficiente, manca il feedback dei presenti, quello che ti fa capire se ti tirano le scarpe sulla nuca o se scoppiano a ridere.
Ci vuole una TwitterWine o una TwitterBeer ben rodata per costringermi a rivelare il nesso fra l’argomento in esame e un Boeing 747, il Titanic e i bollitori fischianti del 1995, ad esempio. Un aperitivo potrebbe invece bastare a narrare di come dieci obiettori di coscienza riuscirono a mappare segretamente i cicli delle dieci educatrici con cui lavoravano prevedendone gli sviluppi futuri meglio del mago Otelma. Magari ci scappa pure un blog su quell’anno incredibile.
Poi mi è caduto l’occhio sull’intensità raggiunta dal meme, ho guardato la prima pagina di Blogbabel e i tag di ricerca:
Grazie a:
Phonkmeister / Aprile è il mese piu’ crudele / Uccidi un grissino: salverai un tonno / The Stone Soup blog / stellakeride / Succede@catepol / La persona depressa / Remyna’s blog / Storiedime tumblr / Storie di me / Kokopelli – Il blog di Vincenzo Caico / A typesetter’s day 3.0 / Aaaaaaaaugh! / Millablog / La pupa c’ha sonno / Grazia / Maestrini per caso / Sw4n, life through a mac / Let’s live for today still striving for tomorrow / Cinemax, un posto in prima fila e un’occhiata dall’ultima / Stefano “Free.9” Scardovi blog / Sciura Pina
/ Il fancazzista / Haramlik
le mestruazioni hanno superato il Partito Democratico. Indubbiamente c’è qualcosa che fa da collante, da ingrediente social anche in questo ambito.
Leggendo i molti link, alcuni di fretta, altri più approfonditamente, viene fuori tutto quel biological divide che teneramente sancisce i ruoli tra i maschi e le femmine. Da un lato una sofferenza oggettiva ma soggettiva, uguale ma diversa per ogni donna, imprevista e prevedibile, accettata malgrado tutto come parte del grande cerchio della vita, dall’altra il maschio-fuco che subisce non capendoli gli effetti degli sbalzi ormonali, che se ne sta talvolta in disparte e talvolta accanto alla sua compagna, non tanto diversamente da quando passeggia fuori dalla sala parto perché più di quello è difficile inventarsi.
Il ciclo mestruale con tutti i suoi sinonimi (alcuni dei quali impararti in questa occasione) rivela un lato ineffabile del mondo femminile che unisce, solidarizza, è al tempo stesso intimo ma condiviso, soggiace alla battute ma risponde a tono. E soprattutto non ha un corrispettivo nel mondo maschile. Non credo che ci sia nulla, nella sfera del corpo e del sé che possa scatenare un meme come questo nel mondo maschile, neanche il sempreverde dibattito fra pennello e lametta contro rasoio elettrico.
Leggendo i post di oggi ho imparato un sacco di cose e di punti di vista. Non ultima una bella dose di mestruo-ironia e di umanizzazione di tutta la faccenda. Elena, hai fatto benissimo. M’avete spuntato le armi, ragazze. E adesso? Chi lo dice al Titanic?