Ogni anno verso la fine di agosto, appena tornati dalle ferie l’assedio del caldo viene rotto dalle prime piogge.
Temporali estivi, alcuni veloci, altri torrenziali portano talvolta l’illusione di refrigerio.
La pioggia ha un valore catartico e in qualche modo ti suggerisce l’idea del lavaggio (purificazione è una parola grossa).
Poi guardi in basso, vuoi dal finestrino pieno di gocce quando sei fermo al semaforo, vuoi al centro della strada camminando quando rispunta il sole.
E ti viene tanta voglia di portare ad un laboratorio analisi un campione di quella schiumetta bianca che ti ritrovi a pestare.
Ma cosa calpestiamo (e respiriamo) per tutta l’estate a Bologna?