Un’interessante conversazione riguardo la perdita di visibilità del filesystem che sta accompagnando inevitabilmente l’era dei post-PC devices:
Dropbox vs. iCloud — 512 Pixels:
Dropbox’s main usage is to sync files; iCloud would have users sync data, hiding the individual files from the user interface. MobileMe’s iDisk was more of a direct competitor with Dropbox than iCloud is, as its primary use was syncing folders and files.
Apple’s wants to leapfrog this entire model with iCloud. iCloud may become the go-to solution of OS X and iOS users to sync data in the future, but right now, that’s just not true. Nerds still like files too much.
Perhaps not a bad definition of a post-PC device: one with no user-visible file system. […] That’s why we nerds love Dropbox on our post-PC devices — it gives us some PC-like control. Sometimes we want files.
Nel lavorare con le applicazioni, escludendo cioè il lavoro dell’informatico all’interno delle applicazioni e delle infrastrutture, si tende a creare un gran numero di files riproducendo il disordine di una scrivania fisica piena di fogli e raccoglitori.
Avere a che fare con i soli files di Pages, Numbers e Keynote o gli album e playlist di iPhoto e iTunes, che sono astrazioni di gruppi di files “reali” sul filesystem, dovrebbe indurre una maggiore pulizia mentale, un minimalismo fondato sulla scelta. Creo un nuovo progetto solo se ho uno scopo preciso, fosse anche la lista della spesa.
Il condizionale è d’obbligo, perché non siamo tutti decisionisti tantomeno decisionisti zen.