Se consocete le basi della Relatività generale avrete goduto come ricci alla fine del terzo episodio della quarta serie di Lost.
Se non lo avete ancora visto o, pur vedendolo, avete mancato il godimento di cui sopra, leggetevi prima il bel post di Keplero sugli effetti del campo gravitazionale.
Cercando di rovinare il meno possibile la sorpresa sulla trama (se volete, smettete di leggere qui) ecco alcune considerazioni in ordine sparso:
Lo scarto dei satelliti GPS è di 38 microsecondi/giorno, lo scarto sull’isola è di 35 minuti primi/giorno (ammettendo che sia passato 1 giorno fra l’arrivo di Daniel Faraday con il suo cronometro e il cronometro lanciato dalla nave). Questo significa che il prezzo maggiore da pagare per la nostra sospensione dell’incredulità sono solo 6 ordini di grandezza, roba da poter fare l’hula hoop con un globulo rosso, per intenderci.
Una volta pagato il pedaggio dobbiamo aspettarci un mescolone fra campo gravitazionale e campo magnetico visti i ripetuti accenni alle anomalie magnetiche ma tant’è. Del resto anche il cognome del personaggio è un indizio palese.
Non stiamo a guardare il capello: i primi piani dei sorridenti occhi di Evangeline Lilly valgono da soli la quarta serie, ehm.
P.S.: devo questo post alle selezioni automatiche di Google Reader che presenta in home page le ultime novità. Molto utile per chi ha un arretrato perpetuo.