I soccorsi vennero organizzati immediatamente: ‘La prima ambulanza è piombata sul piazzale della stazione neppure due minuti dopo’. Così il Resto del Carlino, giornale cittadino, raccontava la reazione allo scoppio della bomba in stazione.
Ancora prima dell’arrivo di ambulanze e di vigili del fuoco i sopravvissuti vennero aiutati da passanti, ferrovieri e tassisti.
Anche le automobili private furono utilizzate per il trasporto dei feriti e fecero la spola fra stazione e ospedali.Le lunghe catene umane in cui venivano passati i calcinacci, i mattoni che si spostavano tentando di liberare la zona dell’esplosione, sperando di trovare persone vive, seppur ferite, sotto le macerie erano formate da volontari, vigili del fuoco, soldati di leva; spesso si trovarono a lavorare fianco a fianco persone diverse, persone che, a Bologna, si erano trovate a fronteggiarsi anche aspramente sul piano politico.
Via Bologna – 2 Agosto 1980 – Associazioni Familiari vittime della strage alla stazione – I soccorsi
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Appuntamento il 2 agosto a Bologna
Come ogni anno domattina andrò alle celebrazioni per il 2 agosto, sfidando l’Italia in vacanza e la città semideserta.
In genere sono sempre andato con la famiglia e con un amico. Il giorno prima, il primo agosto, ci si passa la voce: sei a Bologna domani? Ci vediamo in Via Indipendenza o in Piazza?
Quest’anno ho deciso di scriverlo sul blog. Chi vuole unirsi lo scriva nei commenti. E’ un’esperienza importante per sentirsi bolognesi, per stare vicino ai familiari delle vittime, per non dimenticare in che razza di paese abbiamo vissuto e ci ostiniamo a vivere.
Ci vediamo alle 9:00 all’incrocio via Indipendenza – via Ugo Bassi, di fronte a piazza Nettuno. Alle 9:15 parte il corteo.