Google Spreadsheets hands-on e riflessioni

Google Spreadsheets Launches: “

Another week, another Google product launches. Or almost launches in this case. Google hasn’t opened up Google Spreadsheets, an Ajax spreadsheet, to the general public yet but they have published a tour of what the product will look like once it actually does launch, and you can request an invitation to try it out.

(Via TechCrunch.)

google-spreadsheet-invito.jpgPrendo spunto da uno dei tantissimi post sulla nuova uscita di Google per accodarmi ai presunti fortunati possessori di accesso a Google Spreadsheets. Dico presunti perché basta chiedere e l'account arriva in poche ore: probabile misura anti-carico dei server di Google, ancora più probabile misura per creare mistero sul prodotto attirando curiosi come mosche. Non credo si arriverà alla creazione di siti per lo scambio di account come fu per Gmail (gmailswap e gmail4troops ora inattivi) ma una certa attenzione da parte blogosfera e dei siti di news è già stata prodotta.

Non sto a dilungarmi sulle feature, di cui hanno parlato in molti (con tanto di screenshot a volontà), di fatto riportando le tre cose che mette in chiaro il tour approntato da Google stessa: ci sono tutte le funzioni di base di uno spreadsheet, si importano i file di Excel e quelli in formato CSV, si possono formattare le celle, selezionare, creare le formule a colpi di clic di mouse sulle celle interessate. Aggiungo solo che la lista di funzioni supportate non è per niente ridotta, allego unica mia screenshot.google-sp-funzioni.jpg

Ma l'accento forte è tutto sullo sharing, sulla condivisione dello stesso spazio di lavoro nello stesso momento o in momenti diversi da parte di più persone. Google stessa ci invita a provarlo anche nelle situazioni più normali e quotidiane garantendo che lo hanno usato sulla loro pelle, ancora in versione alfa, per cose serie come i le stime di banda dei loro servizi.

In effetti l'interazione via chat con gli altri collaboratori è una feature molto stimolante. Io mi sono limitato ad usare il word processor Writely, recentemente acquisito da Google, sfruttando le revisioni delle versioni successive per una recensione per Applicando. E' tutto un altro modo lavorare, non immediatamente naturale né comodo, ma decisamente innovativo.

Come per Writely quello che conta è l'impressione immediata che viene trasmessa da tool come Writely o Google Spreadsheet. Nella mia breve prova mi sono travo d'accordissimo con una sensazione di eccessiva costrizione nell'adattamento al web di applicazioni nate fuori da esso: uno spreadsheet, ancor più di un word processor è fatto di molti clic di mouse su elementi come menu, celle, o parole, che devono dare un'impressione di risposta immediata al clic stesso, quasi fossero oggetti fisici che rispondono a stimoli veri. Mentre Gmail ben si adatta a questa transizione, gli altri due strumenti hanno ancora qualche rigidezza (oltre a costringere l'utente mac ad abbandonare Safari per Firefox o Camino, ma questa è colpa del supporto JS di Safari).

Un buon inizio è quello di creare il bulk del documento o del foglio di calcolo offline sul proprio computer e poi caricarlo su Google per la condivisione e l'affinamento dei contenuti. La parte lunga si costruisce in fretta a colpi di scorciatoie di tastiera e poi si beneficia dell'intelletto collettivo nell'elaborazione successiva, magari fatta da un Internet Café o su un computer prestato da un collega. E questo è, IMHO, il futuro.

Il che conduce alla domanda: perché? Vuole Google fare una guerra frontale a Microsoft? Ci sono interessanti conversazioni su questo punto: si vedano ad esempio i pezzi di Business Logs, 37signals e Daring Fireball secondo cui Google non starebbe scoprendo subito le sue carte e cercherebbe di gettare falsi bersagli verso Microsoft; il suo core business è la pubblicità e attirando curiosi sui suoi servizi in ultima analisi attira clic sui suoi link. Un po' come l'operazione di Apple e dell'iTunes Music Store che serve come sponda per vendere più iPod invece di generare soldi con la vendita di canzoni.

Meno ovvi sono i due commenti di Ars Technica e di Scoble: non ci sarà competizione frontale Google-Microsoft sui prodotti in sé ma sui formati (Ars, che prevede un'avanzata di ODF) e sul middleware (Scoble, che riconosce la pressione di Google su MS nell'introdurre in Office strumenti di condivisione come Wiki).

Secondo me c'è' un altro aspetto meno nitido ma ugualmente importante da considerare: Google ci sta provando. Sta provando a erodere un terreno sacro di Microsoft che è quello di Office. Non lo fa in maniera speculare, come farebbe un piccolo produttore indipendente di software che propone una versione analoga della suite di Microsoft, cercando di battere il gigante sul suo stesso terreno (o come sta facendo Apple con iWork, sotto la maschera della cura grafica e dell'eleganza). Google sta cambiando il terreno di gioco portando Office sulla rete, terreno su cui è Google il gigante. Finché Writely e altri cloni AJAX di Office erano limitati a piccole realtà sulla rete non potevano che attrarre un minuscolo numero di utenti. Google è un marchio che porta con sé milioni di utenti, una filosofia-collante che è quella della ricerca, indicizzazione e condivisione dei contenuti e supporto degli standard.

Quale fetta di utenti puo' portare via Google a Microsoft? Beh, se mettiamo da parte i problemi di privacy, secondo cui nessuna azienda metterebbe nelle mani di Google i suoi bilanci fatti in Excel, rimane quell'enorme numero di utenti che è solito usare Word o Excel per le piccole cose, per la lista della spesa, per passarsi barzellette a catena rigorosamente in formato Word. Tutta gente che, per ignoranza in primis, per abitudine o per distrazione fa affidamento sull'ubiquità di pacchetti Office istallati sui PC dei propri destinatari. Ma per definizione la rete è ubiqua, e così i browser di ultima generazione supportati, (IE, Firefox che guadagna fette di utenza continuamente). Perché allora non passarsi un link anziché un attach via mail? Già accade con YouTube e tanti altri casi di passaggi virali… perché non passarsi una lista di materiali da spedire che qui regolarmente viene fatta in Excel, la cui smisurata potenza di calcolo viene usata solo come incolonnatore di stringhe?

Io penso che solo la minoranza degli utenti, la coda della gaussiana del popolo di Excel sappia che si possono fare le query dinamiche a DB esterni come Oracle o MySQL o usi quotidianamente le tabelle pivot. Se vuoi fare il tuo bilancio di casa o importare il tuo conto corrente o il dettaglio chiamate del cellulare vai poco oltre la funzione somma, media e percentuale.

Quanti sono gli utenti di questo tipo? Molti, forse non quanto quelli che, dopo una prima diffidenza sono diventati GMail-dipendenti. Perché la posta in una sola cartella si cerca meglio, perché prima o poi le label arriveranno su tutti i mailer. Perché GMail è il futuro dell'impostazione di tutti i client di mail. Pero' sono tanti lo stesso e bastano per attirare business su Google e mettere paura a Microsoft.

Più sono grossi e più fanno rumore quando cadono. Forse che i tempi stanno cambiando e il vecchio gigante stia perdendo l'equilibrio? Basta provare a farglielo perdere, senza pretendere di doverci riuscire, senza snaturare il proprio corso naturale aziendale.

Google ci sta provando.

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22 maggio 1944

Il 22 maggio del '44 moriva il bisnonno di Tatino, nonché nonno materno mai conosciuto da iPapy.

Grande affabulatore e animatore di compagnie, dicono i suoi biografi. Dicono anche che cantasse per tenere su gli animi in quel trenino umbro fermato dalle bombe poco intelligenti dei B-24 americani.

Sono quelle cose che si dicono in famiglia durante la telefonata quotidiana (quest'anno per la prima volta via Skype) o con uno scambio di sguardi.

Ma la blogosfera ha cambiato tutto. I ricordi di Cesare abitano (anche) qui. E così ho pensato di appiccicare questo post su iBaby.

Chissà che il (bis)nonno Roberto non abbia un lettore RSS.

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Gentiloni ministro con il blog nel sotterraneo

Prendo spunto dalla segnalazione di Paolo

Nella stanza dei bottoni: “E così abbiamo un blogger come ministro delle comunicazioni. Devo dire che mi sembra una buona notizia. Speriamo abbia tempo di continuare ad aggiornare i sito. Nel frattempo mi sono iscritto al suo feed. Auguri.

Tags:

(Via Paolo Valdemarin: Paolo's Italian weblog.)

(senza dimenticare quelle di Luca Conti, Massimo Mantellini, Massimo Moruzzi)

…Per aggiungere un bit dal mondo reale alle considerazioni virtuali della blogosfera (cui mi associo): il blog di Gentiloni abita nel datacenter sotto i miei piedi, insieme a tutti i server della ditta di consulenza che se ne occupa.

Curiosità ulteriore: le foto del datacenter sono opera del sottoscritto, con l'ausilio della Coolpix 950 aziendale (ora sostituita con una reflex Canon, modello non pervenuto), PTMac (basato su Panorama Tools), Graphic Converter e Galerie.

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Napolitano presidente – video

Come è stato annunciato pochi minuti fa dal presidente della Camera.

Felice di vivere questo momento storico da blogger, ne approfitto per segnalare un filmato di Giorgio Napolitano che non vedrete in TV. Si tratta del suo intervento al convegno in memoria di Renzo Imbeni svoltosi a Bologna il 24 marzo 2006. Nell'intervento Napolitano chiama sempre Imbeni per nome con eleganza e affetto. La stessa scelta di Cofferati che mi era sembrato visibilmente commosso.

Abbiamo fatto le riprese di quel convegno e la successiva codifica in streaming nell'aula magna di Santa Cristina. Trattandosi di un ex luogo sacro la logistica e la disposizione delle telecamere è stata un po' sacrificata ma il filmato è venuto abbastanza bene. I flussi sono a qualità modem e ADSL nel solo formato Windows Media per scelta del cliente. I link diretti sono:

napolitano-imbeni.png

P.S.: nella stessa occasione ho sentito parlare dal vivo Martin Schulz noto per l'indecoroso episodio al Parlamento Europeo. Ottimo eloquio e tenace capacità di restare sul tema. Link ai video: Martin Schulz (ADSL) e Martin Schulz (modem)

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John Lennon invento' l'iPod nel 1968?

Per chi ha due mele nel cuore e ha guardato con tristezza alla disputa Apple vs. Apple segnalo questo
Video: risate amare per le imitazioni graffianti di Paul e Ringo di oggi con i loro tic e di John del 1968, obnubilato dall’inventiva mistica di Yoko.

(Via The Unofficial Apple Weblog (TUAW).)

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25 aprile a Bologna

Il 25 aprile è una data che non dovrebbe essere espressa in termini di ponte o ferie.

Se siamo qua a scrivere liberamente è proprio grazie a quel giorno.

E' uno di quei giorni per cui spostare le ferie ed esserci, ogni anno, come il 2 agosto a Bologna. E poi andarsi a divertire il pomeriggio.

A Bologna è stata una gran bella mattinata, come non se ne vedevano da diversi anni: la folla riunita intorno alle autorità e ai partigiani che parlavano dai gradini del Nettuno anziché dal palco. E tanta follla, non qualche vecchietto sparuto come in passato.

Buon segno.

Ho fatto diverse foto. Purtroppo devo partire in trasferta e le carichero' il prossimo weekend.

A risentirci. Aggiungo solo:

Non si puo' stare sempre a guardare

Cosa ne sapete voi di una notte come questa?

25aprilebologna.JPG

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Cl1p.net: copia e incolla sul web

Cl1p.net: The Internet clipboard: ”

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Cl1p.netCl1p.net is a web site that you can use as a clipboard between two computers. Just surf to any URL starting with cl1p.net/ (e.g. cl1p.net/bobsnotes), paste some text and hit Save, and then anybody who visits that URL will be able to access what you pasted. It also lets you upload attachments up to 2MB. You can also password-protect your pastes, though that only keeps others from editing, not reading. As someone who has Gmail open in a tab 24 hours a day, the utility of Cl1p.net is not entirely clear, but I do like its minimalist interface and it seems like somebody ought to be able to find a use for it. Cl1pDrive, anyone?

[Via Lifehacker]

(Via Download Squad.)

Servizio di una semplicità disarmante: basta inventarsi un URL e incollarci sopra il nostro testo, senza nemmeno doversi registrare (provare per credere). L'autore dice che l'ha fatto per comodità, dovendo lavorare su due computer separati da LAN diverse.

Il paranoico che è in me vede già eserciti di hacker che provano tutti le URL possibili alla ricerca di cosa la gente mette nei propri clipboard.

Il dietrologo che è in me immagina clipboard messi li' a bella posta perché la stampa li raccolga

Il superdietrologo che è in me vede l'ennesimo servizio messo li' in fretta perché qualche pesce grosso che inizia per G e finisce per UGOL lo compri in fretta… 🙂

P.S.: gli URL che mi sono inventato durano una settimana e non sono protetti. Mi aspetto che tra pochi minuti spariscano o vengano alterati. Non sono responsabile dei risultati. Incollo qui sotto i dati originali per i più curiosi colorati come lo sfondo…

Bolsoblog
Servizio di una semplicità disarmante: basta inventarsi un URL e incollarci sopra il nostro testo, senza nemmeno doversi registrare (provare per credere). L'autore dice che l'ha fatto per comodità, dovendo lavorare su due computer separati da LAN diverse.

stevejobs
OK, let's plan our next secret projects…
presdelcons
Dobbiamo fare una conferenza stampa, alzare un polverone, cribbio!
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TuttoCitta' e altri mapping services

Paolo segnala la grafica rinnovata del sito di Tuttocittà

TuttoCitta': “

Avete visto il sito di TuttoCittà di recente? Io era da un po' che non lo visitavo, oggi cercavo un indirizzo e mi trovo questa bella mappetta con gli alberelli:

Colpito dalla qualità grafica migliorata ho giocato un po' con il sito e ho scoperto che nelle città ci sono dei tasti 'VT', che stanno per Virtual Tour, cliccando sui quali si apre una finestrella con una vista panoramica di quella parte della città. Considerando che ce ne sono un po' anche a Gorizia, è probabile che ce ne siano proprio dappertutto.

(Via Paolo Valdemarin: Paolo's Italian weblog.)

Rammaricandomi che il Virtual Tour di Tuttocittà non dà nessun risultato per il mio quartiere a Bologna, smentendo il proprio dappertutto, ho trovato questa comparativa di TechCrunch che passa al setaccio tutti gli altri maggiori servizi di mappe feature per feature:

Comparing the Mapping Services: “

We looked at all five of the current map services and examined their features and performance. Below is a feature by feature comparison.

The best? Yahoo Maps, for many reasons. More below.

''

(Via TechCrunch.)

Ne ha parlato anche Scoble, anzi il suo attuale supplente bubba murarka.

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1950 Popular Mechanics on making of Pinocchio

1950 Popular Mechanics on making of Pinocchio: “Mark Frauenfelder:
200604171118 Amid says:
'One of our site readers found a 1940 issue of POPULAR MECHANICS with an article on the making of Disney's PINOCCHIO. He scanned in the 9-page article and I've posted it on the Brew. There are some incredible (and incredibly bizarre) Disney Studio photos in the piece.' Link

(Via Boing Boing.)

Una vera chicca per i Disneyani d'Italia.

Interessante sia il racconto, che oggi tipicamente guarderemmo negli extra di un DVD, sia il metaracconto, l'impaginazione e la prosa di Popular Mechanics, i colori impastati anni '40 preservati nella scannerizzazione.

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Podcast da Piazza Maggiore

Forse ho già avuto modo di dire che mio figlio mi sta rubando la scena nella blogosfera. Le sue avventure sono più interessanti di questo blog poco aggiornato e non si sfugge alle dure leggi dell'audience dei blog. 🙂

Non contento di ciò ha voluto sorpassarmi anche nel primo podcast che ho provato a realizzare ieri sera.

Ecco a voi la cronaca della serata in Piazza Maggiore con Romano Prodi e l'Unione dopo la maratona elettorale, catturata grazie alla clemenza della batteria morente della videocamera.

prodi_thumb.jpg

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