Condor podcast in insalata radio2

Che paura:

Condor ha il podcast

RadioDue

(Via Wittgenstein.)

A guardare il feed, anzi a provare ad abbonarsi sembra che ance Condor sia prigioniero dell’insalata di podcast di Radio2: tutte le trasmissioni insieme in ordine sparso.

So che esiste un disaggregatore di terze parti (mi sfugge il link ora), ma sarebbe stato bello che Luca, da blogger, fosse riuscito a far capire a RaiNet il prodigio di più canali podcast, uno per ogni trasmissione.

Che poi diversificare i prodotti è la base per raggiungere più pubblico. Noh?

Aggiornamento: Luca risponde alle perplessità e suggerisce l’uso di distillerai, il disaggregatore di Vincenzo Della Mea di cui non ricordavo l’indirizzo.

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Perché l’accento è un po’ importante.

Accento acuto e non grave:

Un segno (grafico) dei tempi:

La parola perché, sia come avverbio sia come congiunzione, richiede l’accento acuto e non grave

(Via jtheo 2.0.)

Apostrofo e non accento:

Apostrofi, finanziarie in PPT, Sms e altre sciatterie:

Quando vedo blog che scrivono pò anziché po’ ne ricavo subito una brutta impressione.

(Via [mini]marketing.)

Il club degli intransigenti si allarga. E abbiamo ragione noi. Tipicamente.

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Fenomenologia dei Casino’

Secondo i geniacci di 37Signals:

The casino experience – Signal vs. Noise (by 37signals):

From a design/experience perspective, casinos are fascinating places:

(Via Signal vs. Noise.)

Una descrizione di ambienti, rituali, situazioni che aumenta la mia voglia di vedere Las Vegas lasciando il portafoglio a Bologna. A leggere il post sembra che in Ocean’s Eleven non abbiamo esagerato di una virgola.

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10 ceffoni ai perdenti del Web 2.0

Non tutti condivisibili ma buoni spunti di riflessioni per chi dà ancora per scontato AOL, Microsoft e Netscape.

Sono un po’ meno d’accordo nel prenderela con SixApart rispetto a WordPress: appare ormai evidente che la prima vuole prendersi il mercato corporate mentre l’altra è per i liberi pensatori geek.

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Apple iPhone

L’impazienza su questo agnognato prossimo telefono di Apple ha trovato uno sfogo in questo blog: Apple iPhone.

Mentre si ricorrono le anticipazioni di ogni genere su un prodotto che Apple ha sempre evitato di arrischiarsi a far uscire, i fan possono sfogarsi a mandare le proprie interpretazioni del cellulare Apple… e non solo:

Apple iPhone 032

(Via Del.icio.us Tag: mac.)

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Extreme Makeover

Della massima importanza:

Vorrei lanciare una petizione per chiedere la sostituzione dello stylist di Extreme Makeover. Questi poveretti si sottopongono a immani torture per cambiare corpo e faccia, e li mandano in giro vestiti da un poveretto, truccati come zombie e pettinati da un’asfaltatrice.

(Via Maestrini per Caso.)

E aggiungerei: piantatela di conciare qualsiasi donna (alta, bassa, magra, tombolotta, statuaria o betoniera) come la bellezza standard americana candidata a miss Universo.

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Chi fa soldi con i blog e perché

Business 2.0: Blogging for Dollars – September 1, 2006:

Blogs offer a personal touch in the mediascape; small sites have become our guides to a content-saturated world.

(Via Business 2.0.)

Una bella sinossi di CNN che esamina i casi più eclatanti da TechCrunch a Fark.com.

L’impressione che ho avuto è che i primi posti sono già stati presi: i grossi nomi ci sono già e non si puo’ certo bissare il loro successo. Un po’ come pretendere di lanciare un sito in concorrenza con Amazon o eBay. Inoltre mon mi pare ci si possa improvvisare Mr. TechCrunch senza provenire dal giro “giusto” nella Silicon Valley, con le fonti giuste di notizie sottobanco.

Se qualcuno diventa un polo di attrazione sul suo blog, probabilmente lo sarebbe diventato anche in un giro di amici, a scuola, sul lavoro o sulla televisione locale.

Il mezzo aiuta se hai qualcosa da racconatare e buone capacità di farlo. Si capisce subito leggendo un blog se è l’espressione di una persona (o di un gruppo) o se è la creatura artificiale di un investitore che piazza una redazione di news-firers a cavalcare l’onda del nuovo web.

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Grazr: il futuro di RSS e OPML (e comunque un cazzillo dannatamente divertente)

Confesso che per un po’ di tempo ho etichettato l’OPML come quella cosa che piace tanto a Paolo e a Dave. 🙂 In realtà so bene che si tratta di un altro utile formato per aggregare feed in forma gerarchica o generare ogni tipo di outline. E’ utilissimo per esportare i propri feed e condividerli.

Poi un post di TechCrunch stanotte mi apre un mondo: l’OPML diventa un oggetto navigabile e divertente e con lo stesso metodo si possono navigare feed RSS e pagine piene di link a feed RSS. Gli autori del colpo di genio sono i tizi di Grazr.

E’ il classico caso di cosa più facile a farsi che a dirsi: si va su Grazr armati di un indirizzo web di nostro interesse, si genera un’applet e la si incolla sul proprio web, sotto forma di pannello o di link che genera una nuova finestra.

Avremo un oggetto utilissimo: un browser di contenuti annidati, tipici delle liste OPML ma anche un esploratore di link di pagine web, un po’ come la funzione HTTP di Interarchy per Mac OS X. La vista è a colonne successive oppure a lista annidata (come il Finder appunto) o ancora a tiplo pannello cone NetNewsWire. Ripeto: provatelo.

Ma a cosa serve? E? il futuro del Web 2.0, mi azzardo a dire il web 2.5: liste eterogenee di contenuti testuali, ipertestuali e feed navigabili senza soluzione di continuità. E’ ciò che occorre per gestire i River of News che stanno prendendo il posto delle singole news. Sul sito di Grazr ad esempio viene utilizzato per l’help e le FAQ, oltre che per raccolte di link.

L’utilizzo maggiore che di primo acchito mi salta all’occhio è per gestire la navigazione di risultati dinamici di ricerca di feed o di pagine che per loro natura contengono tantissimi link a feed, come TechMeme, ma anche i tanti feed di YouTube (i video più visti, i più votati, etc.) o di Flickr. Può servire anche per ascoltare podcast, seguire commenti di un post e altro ancora.

E ora l’ho messo alla prova:

1) la pagina dei feed di Repubblica.it:


la stessa cosa da lanciare in una nuova finestra cliccando sul badge: Open Grazr

2) Share my OPML top 100


versione badge: Open Grazr

L’autodiscovery ha ancora dei limiti: non sono riuscito a fargli vedere i veed della top 100 di Qix.

Cancellazioni anomale di frazioni

C’ero quasi cascato. Leggo ONLamp distrattamente, alla ricerca di qualcosa di utile su PHP, Python e simili. Stanotte mi sono imbattuto in questa sfida matematica:

Reducing Fractions, the easy way. Or, 26/65 = 2/5:

I love fractions because they always cancel so nicely. It’s well known that when you have an expression like xy/yz, you can cancel the common components. In this case, there’s a y in the top and bottom, so you can just eliminate them both and reduce down to x/z.

Need a concrete example? Suppose I have 26/65. The 6’s go away and we have 2/5. Check me on a calculator, 2/5 = 26/65 = 0.4.

(Via ONLamp.com.)

Per niente convinto ma con la sensazione di fare la figura del fesso accettando la cruda verità prendo carta e matita e mi metto a scomporre una frazione generica in numerazione a base dieci su numeratore e denominatore.

Ero già a buon punto quando Daria mi dice: ma fa’ il prodotto incrociato no? Io, ancora più fesso dico: no, voglio una dimostrazione non una controprova. E giù a chiedemi come potevo raccogliere a fattore comune elementi di somme diverse.

Poi ho avuto l’unica idea utile: esci dal feed e leggi il post completo. In fondo ai commenti trovo la confessione e infine la spiegazione: Trattasi di cancellazioni anomale che avvengono in numero limitatissimo e solo per numerazioni con una certa base.

Ora posso prendere sonno tranquillo.

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