L’Ustica di Corso Salani

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Quando ho letto distrattamente il twit de l’Unità di ieri il ricordo si è riacceso in un istante: vivido, e intenso. Gli applausi scroscianti sui titoli di coda al cinema Medica di Bologna salutavano Daria Bonfietti e i familiari delle vittime di Ustica, salutavano il regista Marco Risi e il protagonista Corso Salani.

Un’emozione corale, un comune sentire in quella sala dai pesanti tendaggi di velluto, un abbraccio intorno a chi aveva un bisogno estremo di essere abbracciato. Anche oggi.

Il Muro di Gomma è un film che andrebbe proiettato nelle scuole una volta la settimana, non solo nel 2010 del trentennale della strage, per non dimenticare di quale pasta oscura è fatta la nostra storia. Ne parlava anche Luca in radio stamattina.

E la recitazione intensa, civile, sentita, la parlata toscana di Corso Salani è stata la linfa di quel film. L’onda portante dello sdegno e della voglia di sapere di Andrea Purgatori e di chi cerca la verità da trent’anni sui cieli di Ustica.

La sua voce tesa, calda, impacciata non ha mai smesso di risuonarmi nelle orecchie:

Di’ono ‘he è stat’un missile!…

E ‘osa ci raccontano quelle particelle di fusoliera?

Non si muore a 48 anni, non è giusto. Proprio no.

Addio Corso, ci mancherai.

La Costituzione e l’Uomo Forte

La Costituzione Italiana, come peraltro tante strutture ed istituzioni del nostro Paese, e` un capolovoro di equilibrismi, cerchiobottisimi (questo termine era in qualche vocabolario recente: non cazziatemi) e paura di prendere decisioni. E` fatta in modo che pochi abbiano il potere di decidere e tanti (tutti gli altri) quello di rompere i coglioni. E` stata creata con la paura del ritorno dell'”uomo forte”, non immaginando che un’ordinamento politico che non funziona bene l’uomo forte se lo chiama da solo. Non e` scritto nel codice genetico degli individui nati in Italia che ci piaccia il tipo cazzuto, che parla bene, che tromba a destra e a manca, che ci fa pensare di essere importanti e che fa finta di fare tante belle cose (purche’ questo non comporti di lavorare noi direttamente). E` frutto di un sistema che non funziona bene, per cui pare che la baracca possa essere tirata avanti solo da individui eccezionali. Ci siamo convinti che l’ordinario non possa funzionare, per cui cerchiamo lo straordinario, o l’emergenza–vedi come giochiamo i mondiali o i compiti che assegniamo alla Protezione Civile.

E in questo una bella responsabilita` ce l’ha proprio la Costituzione.

(Marco Lenci via mail)

Dovete sapere che mentre noi stiamo qui a fare la rivoluzione del social web 2.0 e annessi e connessi, un gruppo di fisici nostalgici discute della vita, l’universo e tutto quanto via mail, mettendo rigorosamente gli indirizzi in CC:. Ogni metodo più strutturato viene categoricamente rifiutato.

Orbene, siamo stati giovani e cazzoni una ventina abbondante di anni fa all’ombra degli alberi di Via Irnerio a Bologna e sotto il busto di Augusto scovavamo grandi verità presto dimenticate.

Ora come allora, tra le battutacce e la goliardia vengono fuori cose che meritano di essere conservate, anche se non si è del tutto d’accordo, come in questo caso. Mi sembrava un buon post hoc al mio post sulla Costituzione e la la lingua italiana, anche in assenza di un propter hoc.

Continuo a pensare che Luca Breccia (e non solo lui, a questo punto) debba aprirsi al più presto un blog.

Le Costituzioni non si cambiano con leggerezza

Grammatica italiana – Provincie / province:

Gli aspiranti costituenti si accalcano, peggio che i concorrenti ad un impiego all’Intendenza di Finanza. Quali di loro possono garantire, non dico rettitudine morale e sensibilità istituzionale, che non sono argomenti che qui interessino, ma una decorosa conoscenza della lingua italiana, per dare alla legge fondamentale della Seconda Repubblica una veste non meno degna di quella della Prima?

Questa considerazione invita alla prudenza: le Costituzioni non si cambiano con leggerezza.

(via ciliegie vs. ciliege – WordReference Forums)

Mi è sembrato significativo in questi tempi bui per la Costituzione imbattermi, cercando l’ortografia di ciliegie, in un post del 1998 sulla lingua italiana e la Costituzione. Non c’era ancora la moda dei blog ma c’erano già pericoli per la Costituzione.

La serendipity a volte è singolarmente illuminante, continuando a navigare sullo stesso sito ho incontrato uno studio linguistico sulla Costituzione che riconosce che:

[…] i nostri Costituenti avessero realizzato non solo un capolavoro di saggezza politica, ma anche un grande modello di lingua italiana. Le successive revisioni hanno allungato il brodo, stemperando i principi fondamentali della nostra democrazia in un lungo elenco cavilloso di procedure, ed introducendo il peggior gergo degli azzecca-garbugli e degli acchiappavoti di questo passaggio di secolo.

La Costituzione è bella, tenera, commovente. E la pelle fresca che rinasce sulla cicatrice di una ferita durata venti anni di dittatura, cinque di guerra e due di massacro interno. Leggetela, rileggetela prima di andare a letto e, se sembrerà anche a voi che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete capirete che rende difficilissimo trasformare i progetti egoistici di una sola persona o oligarchia in leggi concrete. La Costituzione è una rete di sicurezza, è il nostro endoscheletro, servirebbe a proteggerci, anche da noi stessi.

Almeno fino ad oggi.

Drupal 7 vs. WordPress 3

Drupal 7 vs. WordPress 3: Battle of the New Features » CommonPlaces Gazebo:

It is very clear from the promises of these two new releases at least that Drupal is attempting to become more user-friendly (WordPress’ strength), and WordPress is reaching for some of Drupal’s strengths, such as custom content types and taxonomies. Both platforms appear poised to become very powerful tools in the world of Web development.

(Via Planet Drupal.)

E’ sempre stata anche la mia impressione, da utente WordPress casalingo e da programmatore Drupal sul lavoro. La dashboard di WP, i menu, l’intefaccia di editing dei post sono imbattibili, se le si accetta così come sono. La flessibilità di Drupal, la personalizzazione di ogni schermata, menu, interfaccia, blocco a seconda dell’utente loggato, di condizioni arbitrarie e di altre variabili fanno sembrare wordpress un giochetto.

Secondo me ci sarà prima o poi uno scontro fra i due o – ancora meglio – una convergenza di interoperabilità.

Le Trame di Spinoza

Non ho mai riso degli aforismi di Spinoza perché sono serissimi.

Ho letto tutto il libro dei fincipt nella più completa impassibilità.

Ho fatto finta di non conoscere quei due quando sono emersi dalla torta come sorpresa del mio quarantesimo compleanno.

Mi deve essere scappato un clic sull’evento facebook di Spinoza alla Libreria Trame per oggi alle 18, perché altrimenti non ci sarei mai andato.

Non andateci. Non fanno ridere. Ci vado io per voi. Staremo fra noi, con la Nico le altre tramesse.

Noi che siamo serissimi. E che ci divertiremo un casino.

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Diamo un blog a Steve

Let’s give Steve a blog

Chuq ci racconta, senza fare cognomi ma solo un nome, di quella volta che ad una riunione con i soliti sospetti (PR, Marketing, Legal) intenti a creare nuovi canali di comunicazione tra Apple e il pubblico tirò fuori l’idea di un blog che sarebbe stato il blog più letto del pianeta.

La paura del capo fece tornare l’idea nel cassetto, il messaggio adobi et orbi l’ha fatta tornare fuori, almeno come proof of concept.

Senza occhi e senza denti



Senza occhi e senza denti

Originally uploaded by BolsoMan [hanfed].

Guardalo mo’ li’ che quando venne fuori non c’erano gli occhi, non c’erano i denti, non c’era più niente. Guardalo: è lassù. Medaglia d’oro.

Bologna, 25 aprile 2010 via Twitter

Su flickr trovate tutto il mio fotoracconto.

Riaccendere la Fisica

Geneva, 30 March 2010. Beams collided at 7 TeV in the LHC at 13:06 CEST, marking the start of the LHC research programme. Particle physicists around the world are looking forward to a potentially rich harvest of new physics as the LHC begins its first long run at an energy three and a half times higher than previously achieved at a particle accelerator.

Via CERN Press Release: LHC research programme gets underway

Non avremo altri dati per almeno 10 anni: LHC sarà in funzione nel 2004. Così mi dissero un lontano giorno del 1994, in uno dei tanti tentativi di riportare alla realtà un futuro disoccupato della fisica teorica.

Si erano sbagliati solo di 6 anni. Ce ne sono voluti 16 ed è stato così che a colpi di diretta Twitter, LHC si è messo a far sbattere uno contro l’altro dei fasci stabili di particelle a 7 TeV.

Questo vuol dire che il Bosone di Higgs, una particella di massa troppo pesante per essere generata nei precedenti acceleratori avrà possibilità di essere prodotta e osservata. E forse il Modello Standard reggerà per qualche altro decennio.

Nature does it all the time with cosmic rays (and with higher energy) but this is the first time this is done in Laboratory!!

via (CERN Twitter)

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