Allunaggio in diretta Twitter

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Twitter sta diventando sempre più mainstream, come già rilevava gg, temendo per le sorti di Facebook.

Ora Nature News ha deciso di ripercorrere le tappe dell’Apollo11 a 40 anni di distanza e lo fa dall’account Twitter ApolloPlus40.

Una fantacronaca, retrospettiva, esercizio di giornalismo, divertimento 2.0, chiamiamola come ci pare che a noi nostalgici piace assai.

Aggiunto subito tra i miei contatti.

(Via D. Weinberger)

Verso l’impresa 2.0 (con mio intervento)

Oggi pomeriggio il mio lavoro si interseca con la blogosfera in questo convegno:

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Si terrà il prossimo 27 e 28 maggio a Bologna un workshop gratuito per le imprese sulle tematiche del Web 2.0 e degli strumenti innovativi a disposizione delle aziende, organizzato da Confindustria in collaborazione con Unindustria Bologna e con gli esperti del CINECA.

L’obiettivo del workshop è illustrare come il ricorso agli strumenti ed alle tecnologie offerte dal “mondo 2.0” possa offrire alle PMI notevoli opportunità e vantaggi in termini di efficienza operativa, di visibilità e comunicazione, di penetrazione sul mercato.

(via CINECA)

Nel pomeriggio parleremo con i colleghi del caso di SPREAD Live, il portale sullo studio e prevenzione dell’ictus cerebrale cui abbiamo lavorato durante tutto il 2008.

Il convegno si potrà impietosamente seguire in diretta dalla pagina dello streaming CINECA. In seguito sarà disponibile come video on demand.

Si possono porre domande ai relatori (me compreso) dal blog che Confindustria ha creato appositamente per l’occasione.

la vita e la morte ai tempi del web2.0

In origine questo post doveva chiamarsi qualcosa come “social meglio di amazon – ovvero Granieri in una scatola”. Avrei voluto infatti raccontare di come tre libri, segnalati da amici diversi su diversi social network e con significati molto diversi potessero essere ordinati inviando due link all’amica libraia che meno di 10 minuti dopo risponde:

ciao
qui skellig bellissimo arrivata oggi la ristampa
appena arrivato Metitieri da parte pure per te
Granieri a fondo di una scatola già qui

passa quando vuoi

Nico

Le implicazioni erano tante: un amico che ti consiglia un libro perché ha condiviso la tua storia, due libri sulla rete diametralmente opposti affiancati in una foto, la voglia di approfondire anche la voce più polemica, di dargli una chance, l’affidare il reperimento fisico dei libri ad un’amica comune del primo amico e ricevere comunicazione ruspante immantinente alla faccia dell’1-click shopping.

Il tempo di togliere gli occhi da quel mail e aggiornare la pagina di FriendFeed e la storia prende un altro corso: si diffonde la notizia della morte di Fabio Metitieri.

A questo punto il social network si muove, abbandona gradualmente il sarcasmo d’ordinanza, so passa la voce per verificare la notizia, si mettono insieme i pezzi, i messaggi ricevuti su FaceBook e la notizia viene confermata.

E così succede che un intellettuale digitale, esperto di biblioteche nel mondo reale e feroce polemizzatore nel mondo virtuale viene bruscamente e tragicamente ricollocato nella realtà della vita e della morte. La forza delle sue posizioni antitetiche a quelle della blogosfera si spegne nelle reazioni basite di chi lo può ricordare solo come antiblogger che viveva nei commenti dei blog altrui rifiutandosi pervicacemente di aprire un proprio blog.

Da idea astratta fatta di idee scritte a persona reale il cui unico punto di contatto può solo essere il consueto saluto Ciao, Fabio.

Le idee sono sempre interessanti in particolare quando sono antitetiche alle tue: ho ordinato il libro di Metitieri oggi pomeriggio memore del suo ottimo libro Biblioteche in rete di cui apprezzai, 15 anni fa la lucidità e la chiarezza di espressione. Ero curioso di vedere come le sue posizioni che conoscevo nella forma infiammata dei commenti si organizzassero e venissero sostenute nella forma organica di un libro, pronto a rispondere da questo blog.

Quando si spegne una voce ed una fonte di idee la prospettiva purtroppo cambia. Domani ritirerò e leggerò quel libro anche come forma di saluto e rispetto.

Ciao, Fabio.

Update: un bel ricordo di Vittorio Pasteris che l’ha conosciuto da vicino.

Google Reader vs Friendfeed: guerra a colpi di commenti

Poco fa ho condiviso un elemento via Google Shared Items e mi sono accorto della possibilità di aggiungere un commento

Una breve ricerca nello stesso Google Reader mi ha rivelato questo botta e risposta:

Google Reader, Google’s online feed aggregator, has finally added commenting functionality, allowing friends to discuss their shared items.

[…]

On the same day that feature was released, Paul Buchheit announced via Twitter that FriendFeed would automatically import these notes, enabling the conversation to continue over on FriendFeed instead, so many Google Reader users have already been doing this for some time.

(via Google Reader Adds Comments)

Il mio commento “attacco frontale a friendfeed” non è più giustificato… se solo fossi riuscito a leggerlo su FriendFeed!

Update: maggiori dettagli su Google Reader Blog e sulle pagine di help.

YouTelethon

Ricevo per la prima volta nella mia carriera di blogger di periferia un invito per una conferenza stampa.

youtelethon logo

Questa volta si inaugura la piattaforma web 2.0 di Telethon, chiamata YouTelethon, con tanto di diretta streaming basata su mogulus pro in contemporanea alla tradizionale diretta televisiva del 12,13 e 14 dicembre:

Su YouTelethon la partecipazione prende varie forme: oltre alla tradizionale
donazione, gli utenti sono infatti invitati sia a produrre contenuti video, file audio,
immagini, e post, con cui lanciare in rete il proprio messaggio di solidarietà; sia a
coinvolgere e sensibilizzare la propria rete di amici e conoscenti attraverso i più
frequentati social network.

[Dal comunicato stampa YouTelethon in pdf]

L’iniziativa è lodevole, interessante l’apertura esplicita verso il mondo web 2.0, un po’ curioso che nell’invito fossero contenuti due PDF, dei riferimenti telefonici e nessun indirizzo web. Me li sono procurati con un paio di colpi di Google.

La conferenza stampa è oggi alle 12 presso gli Studios di via Tiburtina a Roma, trasmessa in diretta web (presumo su YouTelethon). Io non potrò esserci ma sono contento di segnalarla.

Appena ho un attimo mi iscriverò al social network di Telethon.

P.S.: ha un che di surreale che un ufficio stampa mandi un invito serio ad un email come bolso at bolsi.org 🙂

Pownce chiude

Un email arrivato poco fa:

date: Tue, Dec 2, 2008 at 3:41 AM
subject: Pownce is shutting down

We are sad to announce that Pownce is shutting down on December 15,
2008. As of today, Pownce will no longer be accepting new users or new
pro accounts.

To help with your transition, we have built an export tool so you can
save your content. You can find the export tool at Settings > Export.
Please export your content by December 15, 2008, as the site will not
be accessible after this date.

Please visit our new home to find out more:

http://www.sixapart.com/pownce

Our thanks go out to everyone who contributed to the Pownce community,

The Pownce Crew

E la conseguenza dell’acquisizione da parte di Six Apart che, come sempre si fa in questi casi, promette un roseo futuro:

A New Beginning

The Pownce team is excited about joining Six Apart. Six Apart has some excellent services to help you stay in touch and share with friends and to reach new readers.

Vox is a personal blogging service designed to help you share with friends and family.

Vox is a free service available to all Pownce users.

Sign up for Vox.

Dopo aver fatto finta di niente per anni è la volta che potrei farmi un account Vox 🙂

1.0 vs. 2.0 – La scelta

L’esercizio più importante di essere un blogger è la lettura.

Dalla lettura scaturiscono le idee.

Dalle idee – forse – scaturiscono i contenuti.

In quel forse si nasconde la sfida maggiore: la scelta, degli argomenti.

Nessun grado di istruzione scolastica, di quelli passati dalla mia generazione, prevede di insegnarti a scegliere anche se tutti ci provano mettendoti in situazioni in cui si sottoindende di farlo (dalle risposte multiple dei test a crocette alla compilazione del piano di studi).

Men che meno, non ho ricordi di nessun insegnamento che prevedesse l’esercizio della scelta attraverso la scrittura. Tengo fuori concorso la scelta dei temi in classe perché la fatidica terna letterario-storico-d’attualità era una scelta forzata: le alternative erano mutuamente escludentesi dato che nessuno poteva essere un secchione generalista in questi tre ambiti della sapere sopravvivenza scolastica.

Fa eccezione il mondo dei giochi di ruolo ma questa è materia per un prossimo post.

Nel mondo 1.0 fatto di mailing-list e newsgroup, l’argomento era già tracciato, ci si muoveva sul binario pronto del thread innescato e il solletico del reply facile faceva il resto.

Invece quando apri l’aggregatore non consultato da un po’, leggi il numerino dei nuovi post che supera i 3000 devi scegliere quanti marcare come già letti, leggerli e scegliere gli argomenti più interessanti su cui aumentare l’entropia della blogopalla. Una piccola riunione di redazione con te stesso, indiscutibilemente masturbatoria ma educativa. Imparare a scegliere.

Per noi pigri, ossessivi-compulsivi, procrastinatori, una disfatta su tutti i fronti.

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