Daily time for blogging [en]

The problem of daily time devote to weblogging is finally exploded not only in my mind:

This way, effective blogging becomes impossible. Reading other weblogs, news feeds and websites takes time. Re-thinking about all those things, trying to elaborate something innovative, interesting, useful to the readers or at least worth of consideration takes time. Blogging needs those tasks, blogging needs time. In particular, reading becomes more and more time-consuming as I find new, interesting weblogs around. Wealth of information is often my problem.

[CristianVidmar.com]

It reminds me of a similar survey about how much time one spent on reading usenet newsgroups some years ago. I used to read regularly it.fan.starwars one year before Episode I release. I had to stop reading after release for excessive number of non useful posts (both hype and bash) and move to a private medium/low traffic mailing-list.

In the Blogosphere the problem is harder because usually one finds in a single blog more interesting posts containing more links an pointers to interesting readings than one may find on a bunch of newsgroup that usually sports many non-interesting posts to be easily mark read.

In other words: in newsgroups world there is a lower signal-to-noise ratio that can be managed with newsreading tools like killer lists and filters. In the Blogosphere there are much more smaller number of articles but each of it deserving a longer time to read, meditate and follow linked readings.

This is surely time-consuming but this is primarily brain-consuming: one cannot blog without concentrating while one can newsread by simply pressing delete or mark read keystroke. 🙂

Tightly related to the time/brain consume problem is the quality and quantity of content problem, as I mentioned in “Weblogs, power laws and content [en]”: weblogs that simply relaunch other site's news are not so interesting and lower the signal-to-noise ratio. Weblogs that carefully choose one or two subjects per day and post their thoughtful comments are a great resource, at least IMHO 🙂

Non serviamo quei tipi la'

E' sempre un piacere trovare qualche altro Star Wars fan più malato di te:

We Don't Serve Their Kind Here. Mark Pilgrim's info on abusive web-crawling robots, and how to ban them from your site, brings back memories of the first time I saw robots being banned (which was from a cantina, not a web site)… [Daring Fireball]

…e comunque se non lo scriveva lui lo facevo io! 🙂

Due compleanni: Steve e George

Grazie ad una sinergia fra la mia memoria bolsa e il sito Born Today, segnalo in ritardo due compleanni:

Il primo in ordine di apparizione è quello di Steve Jobs, co-fondatore e attuale CEO di Apple. Senza il suo ritorno a casa nel 1997 non vedremmo la quantità di Mele in buona salute, colorate, bianche o grafite, che vediamo oggi Steve

Il secondo compleanno è diventato una triste ricorrenza, da quando a fine 2001 George Harrison se ne è andato. George.jpg

Era normale per noi Beatlesiani scambiarci con un sorriso gli auguri per il compleanno dei Nostri, sapendo benissimo di fare la figura dei fan cronici e inguaribili che attirano i sorrisi altrui. C'era comunque un sottile piacere di complicità nel farlo.

Sarà l'età, sarà che quest'anno compio 21 anni di Beatlemania (e quando ti ricordi almeno due celebrazioni di decennali vuol dire che il tempo picchia duro sulle tue reni) ma quando penso a George mi prende una tristezza acuta che si infilza nello stomaco. Ora capisco lo sguardo che si sono scambiati i miei genitori la sera di natale del 1980 regalandosi l'album Double Fantasy in occasione della morte di John.
George.gif

Solo che la morte di John, per chi ha preso la Beatle-malattia subito dopo, è sempre rimasta un generico evento triste sullo sfondo, una parte del mito. La morte di George invece è palpabile, è qui dietro. Non so perché ma mi viene naturale identificare questa sensazione nei pochi versi cantati da George in Free As A Bird, il primo dei due inediti della Beatles Anthology del 1996 [2:41-2:54]:

Whatever happened to
the life that we once knew
Always made me feel
so free

P.S.: non è un caso che li abbia messi insieme. Apple dedicò la sua intera home page alla memoria di George il giorno della sua morte (appena ritrovo la screenshot la metto qui sul blog).

Splendide immagini in QTVR

Grazie a Boing Boing una serie di panorami in QuickTime VR Cubico (ovvero proiezione cubica dell'angolo solido 4π) di eccezionale qualità:

Dead telescopes in full-screen QTVR panoramic glory.
Australian photographer and QTVR enthusiast Peter Murphy sends BoingBoing these links to eerie, beautiful full-screen panoramic shots of “one of the massive telescope destroyed by forest fires
in Canberra some weeks ago.”

View one, view two, view three.

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[Boing Boing Blog]

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A web robot primer [en]

Search Engine Robots: An Essential Beginning Guide.

An essential part of ensuring your site is listed in search engines is to entertain the search engine robots on your site. Being aware of how often each robot comes, what pages each robot has sampled and knowing what search engines they represent is a good first step in understand the strengths of each search engine in listing your site and identifying which search engines are serious about your site.

[Elwyn Jenkins: Google? Village]

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Da Kaleidoscope a Konfabulator

Quei geniacci di Kaleidoscope ne hanno combinata un'altra: Konfabulator, un motore che combina Javascript e XML per creare applicazioncine (widget) che si siedono bellamente sul desktop di Mac OS X mostrandoci che tempo fa, i nostri impegni, le nostre fotografie o (in arrivo), le news dei vari blog.

Chiaramente si vuole ripetere il successo di Kaleidoscope inuducendo la produzione di espansioni da parte delle terze parti. Gli ingredienti ci sono tutti: facilità di programmazione e attrattiva del giochino. Vedremo se sapranno raccogliere anche il buon gusto grafico come è già successo per il team di Audion.

Nel frattempo sono riusciti a far parlare di loro anche su Wired.

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