La censura e' sempre viva. Per fortuna anche le manifestazioni

E non diventa un fatto meno grave solo perché non è nelle prime pagine dei giornali.

La vicenda di RaiOT, il programma di Sabina Guzzanti, continua, come continua la mobilitazione dei movimenti in suo sostegno. Ieri sera, solo grazie ad una segnalazione del Trentino (edizione cartacea), ho saputo che c'era la diretta via satellite su Emi.li tv dell'evento. In mancanza di ciò, avrei dovuto scorrere oggi la Repubblica fino a pagina 19, superata la notiziona di Saddam.

La manifestazione è stata grandiosa. Corrado Guzzanti ha detto cose, per niente comiche, che avrei voluto sentire da anni in bocca a qualche politico. Un'analisi lucida e impietosa su cosa è la democrazia oggi e cosa dovrebbe essere. Spero di poter trovare una trascizione. Per ora cito a memoria

Non abbiamo avuto una democrazia incompiuta. Avviamo avuto un embrione di democrazia. Congelato.

Naturalmente c'erano qualcosa come 150 teatri collegati, migliaia di persone al coperto e altrettante allo scoperto. Radio Popolare faceva la diretta audio, ma si sono collegate anche TV locali Svizzere e Norvegesi… anche i vichinghi sono contro la censura! Qualcuno di voi lo sapeva?

Ravanando con Google ho trovato oggi qualche link su ieri. Per fortuna Repubblica.it aveva qualcosa nel canale “Politica”, altrimenti non mi sarei spiegato la presenza di Curzio Maltese.

A proposito di censura, qualcuno ha forse saputo che in Trentino le cose non sono andate come il governo di Roma si aspettava?

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No, non mi sono imbolsito

…anche perché più di così l'è diffezzil!

Diciamo che una congiura fra una mole eccessiva di lavoro arretrato e la connessione adsl a casa nuova che ancora non arriva fanno ritardare anche il Bolsoblog.

Pare che tra due giorni sarò di nuovo online. Incrocio le dita.

Ultimo giorno tra Bedford Falls e Pottersville

Ecco cosa racconta il buon amico R:ob Grassilli dell'ultimo ultimo giorno a Clarence di Giammarco Neri:

L'ultimo giorno
Una testimonianza estrema. L'ultimo uomo a lasciare gli uffici del “vecchio” Clarence ricorda per noi quei momenti toccanti. Non perdetevi… [Grassilli Warehouse]

Dall'idea di un film, alla parabola ascendente degli investimenti spropositati della niueconomi alle strisce disegnate deve essere passata molta più acqua di quella che traspare dalle sue parole.

Forse che ci vuole confermare che le belle idee finiscono sempre per essere mangiate da meccanismi o persone perverse? Che dove c'è uno Steve c'è un Bill pronto a guastargli la torta?

Spero che alla BlogFest qualcosa mi racconterà… soprattutto se manterrà un blog su clarence.com… 🙂

Update: Roberto nei commenti mi avverte che il racconto è di Giammarco Neri. Ho cambiato i nomi di conseguenza. Sorry, le considerazioni valgono lo stesso. Io avevo guardato la firma in fondo al post, non il nome citato all'inizio. Ah, il semantic web! 🙂

Fighi ambidestri

Fossi Figo
Legioni di giovinotti della media o buona borghesia torinese si ritrovano quindi nella pletora di “caffè letterari” e “vinerie” spuntati come funghi da quando si è capito che il genere, commercialmente, tira; e dove anche loro possono estrarre i loro alternativissimi sei euri (o, più di sovente, gli alternativissimi sei euri del papi) per un bicchiere di un vino biologico appena salvato dall'estinzione da un qualche presidio Slow Food estremamente alternativo.[toblòg]

Ho abitato 3 anni a Torino prima di tornare in pianta stabile a Bologna. Sento queste osservazioni pericolosamente vere e applicabili anche al mio circondario. Tranquilli, il buon toblog distribuisce scudisciate ai fighi di destra e di mancina…

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