Extreme Makeover

Della massima importanza:

Vorrei lanciare una petizione per chiedere la sostituzione dello stylist di Extreme Makeover. Questi poveretti si sottopongono a immani torture per cambiare corpo e faccia, e li mandano in giro vestiti da un poveretto, truccati come zombie e pettinati da un’asfaltatrice.

(Via Maestrini per Caso.)

E aggiungerei: piantatela di conciare qualsiasi donna (alta, bassa, magra, tombolotta, statuaria o betoniera) come la bellezza standard americana candidata a miss Universo.

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Chi fa soldi con i blog e perché

Business 2.0: Blogging for Dollars – September 1, 2006:

Blogs offer a personal touch in the mediascape; small sites have become our guides to a content-saturated world.

(Via Business 2.0.)

Una bella sinossi di CNN che esamina i casi più eclatanti da TechCrunch a Fark.com.

L’impressione che ho avuto è che i primi posti sono già stati presi: i grossi nomi ci sono già e non si puo’ certo bissare il loro successo. Un po’ come pretendere di lanciare un sito in concorrenza con Amazon o eBay. Inoltre mon mi pare ci si possa improvvisare Mr. TechCrunch senza provenire dal giro “giusto” nella Silicon Valley, con le fonti giuste di notizie sottobanco.

Se qualcuno diventa un polo di attrazione sul suo blog, probabilmente lo sarebbe diventato anche in un giro di amici, a scuola, sul lavoro o sulla televisione locale.

Il mezzo aiuta se hai qualcosa da racconatare e buone capacità di farlo. Si capisce subito leggendo un blog se è l’espressione di una persona (o di un gruppo) o se è la creatura artificiale di un investitore che piazza una redazione di news-firers a cavalcare l’onda del nuovo web.

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Grazr: il futuro di RSS e OPML (e comunque un cazzillo dannatamente divertente)

Confesso che per un po’ di tempo ho etichettato l’OPML come quella cosa che piace tanto a Paolo e a Dave. 🙂 In realtà so bene che si tratta di un altro utile formato per aggregare feed in forma gerarchica o generare ogni tipo di outline. E’ utilissimo per esportare i propri feed e condividerli.

Poi un post di TechCrunch stanotte mi apre un mondo: l’OPML diventa un oggetto navigabile e divertente e con lo stesso metodo si possono navigare feed RSS e pagine piene di link a feed RSS. Gli autori del colpo di genio sono i tizi di Grazr.

E’ il classico caso di cosa più facile a farsi che a dirsi: si va su Grazr armati di un indirizzo web di nostro interesse, si genera un’applet e la si incolla sul proprio web, sotto forma di pannello o di link che genera una nuova finestra.

Avremo un oggetto utilissimo: un browser di contenuti annidati, tipici delle liste OPML ma anche un esploratore di link di pagine web, un po’ come la funzione HTTP di Interarchy per Mac OS X. La vista è a colonne successive oppure a lista annidata (come il Finder appunto) o ancora a tiplo pannello cone NetNewsWire. Ripeto: provatelo.

Ma a cosa serve? E? il futuro del Web 2.0, mi azzardo a dire il web 2.5: liste eterogenee di contenuti testuali, ipertestuali e feed navigabili senza soluzione di continuità. E’ ciò che occorre per gestire i River of News che stanno prendendo il posto delle singole news. Sul sito di Grazr ad esempio viene utilizzato per l’help e le FAQ, oltre che per raccolte di link.

L’utilizzo maggiore che di primo acchito mi salta all’occhio è per gestire la navigazione di risultati dinamici di ricerca di feed o di pagine che per loro natura contengono tantissimi link a feed, come TechMeme, ma anche i tanti feed di YouTube (i video più visti, i più votati, etc.) o di Flickr. Può servire anche per ascoltare podcast, seguire commenti di un post e altro ancora.

E ora l’ho messo alla prova:

1) la pagina dei feed di Repubblica.it:


la stessa cosa da lanciare in una nuova finestra cliccando sul badge: Open Grazr

2) Share my OPML top 100


versione badge: Open Grazr

L’autodiscovery ha ancora dei limiti: non sono riuscito a fargli vedere i veed della top 100 di Qix.

Cancellazioni anomale di frazioni

C’ero quasi cascato. Leggo ONLamp distrattamente, alla ricerca di qualcosa di utile su PHP, Python e simili. Stanotte mi sono imbattuto in questa sfida matematica:

Reducing Fractions, the easy way. Or, 26/65 = 2/5:

I love fractions because they always cancel so nicely. It’s well known that when you have an expression like xy/yz, you can cancel the common components. In this case, there’s a y in the top and bottom, so you can just eliminate them both and reduce down to x/z.

Need a concrete example? Suppose I have 26/65. The 6’s go away and we have 2/5. Check me on a calculator, 2/5 = 26/65 = 0.4.

(Via ONLamp.com.)

Per niente convinto ma con la sensazione di fare la figura del fesso accettando la cruda verità prendo carta e matita e mi metto a scomporre una frazione generica in numerazione a base dieci su numeratore e denominatore.

Ero già a buon punto quando Daria mi dice: ma fa’ il prodotto incrociato no? Io, ancora più fesso dico: no, voglio una dimostrazione non una controprova. E giù a chiedemi come potevo raccogliere a fattore comune elementi di somme diverse.

Poi ho avuto l’unica idea utile: esci dal feed e leggi il post completo. In fondo ai commenti trovo la confessione e infine la spiegazione: Trattasi di cancellazioni anomale che avvengono in numero limitatissimo e solo per numerazioni con una certa base.

Ora posso prendere sonno tranquillo.

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Luca Sofri’s bolso feed

Sono un lettore pigro e quindi raramente apro la pagina di un weblog, lo faccio proprio se sono costretto o se voglio ingrandire il testo a colpi di mela-più dentro NewNewsWire.

Sono abbonato a troppi feed e rimango cronicamente indietro. Cerco di scorrere in fretta le news ma serve a poco. Passo con il mouse sui link per vedere se portano allo stesso blog di cui sto leggendo il feed o verso i siti esterni che vengono segnalati.

Era da un po’ che mi chiedevo perché Luca Sofri si ostinasse a citare i suoi articoli su Internazionale, Vanity Fair e altri posticini con brevi frasi Zen senza link o riferimenti. Poi oggi ho visto questo:

Mercato globale:

Le cose che compriamo, su eBay

Internazionale

(Via Wittgenstein.)

Mi è sembrato troppo Zen: un link a Wittgenstein e null’altro. Allora ho aperto la pagina corrispondente. E ho capito come doveva essere la notizia. Apparentemente la stessa cosa ma con un link verso Internazionale.

Wittgenstein:

19 settembre


Mercato globale

Le cose che compriamo, su eBay

Internazionale
[*]

(Via Wittgenstein.)

Ho perciò scoperto di essermi perso anni di link di Luca… 🙂

Ma non mi do per vinto e spulcio il suo codice. Il suo feed è fabbricato da NewsGator e mette il link insieme al titolo ma su NNW (che ormai è di NewsGator anche lui) non funziona:

<item>
<title><a href="http://www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=13527">Mercato globale</a></title>
<link>http://www.wittgenstein.it/post/20060919_4678.html</link>
<description><br />Le cose che compriamo, su eBay
<br /><i>Internazionale</i></description>
<guid isPermaLink="false">tag:newsgator.com,2006:Feed.aspx/57051/1432726137</guid>
<pubDate>Mon, 18 Sep 2006 23:25:27 GMT</pubDate>
<ng:postId xmlns:ng="http://newsgator.com/schema/extensions">1432726137</ng:postId>
<ng:read xmlns:ng="http://newsgator.com/schema/extensions">False</ng:read>
<ng:avgRating xmlns:ng="http://newsgator.com/schema/extensions">0.000000</ng:avgRating>
</item>

Su Newsgator.com non riesco a controllare perché la notizia risulta già letta.

Il codice delle pagine di Wittgenstein è piuttosto vecchio e non valido. Forse questo dà fastidio a NewsGator che deve interpretarlo dall’esterno. Luca se vuoi una mano a passare a WordPress…

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Felicità sull’altalena

Prima di avere uno smartphone odiavo l’idea che la gente mettesse foto dei propri bimbi o gatti come sfondo del cellulare. Eredità da fotoamatore spocchioso, niente da dire. Condita col fatto di non avere ancora figli.

Poi è nato Cesare. Con le complicazioni del caso.

Dovendo fare le notti in ospedale con lui ho deciso che potevo cominciare a giocare con uno di quei telefoni. Allora ho capito il potere di un sorriso del proprio pargolo sgranato e sbiadito ma sempre con te.

Cesare in altalena

Update: ora la foto si può ingrandire facendovi clic.

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11 settembre 2001: cronaca da una mailbox

Ero abbastanza deciso a ignorare la ricorrenza dell’11 settembre, vista la natura del mio blog o al massimo di cavarmela con due righe commemorative. Poi mi sono imbattuto in questo post di Leonardo:

Scommetto che stamattina capiterà a tutti voi, tra Internet tv e giornali italiani, di imbattersi nel Pezzo Autoreferenziale Tipico Sull’11 Settembre. Quello, per intenderci, scritto rispettando la seguente scaletta:

L’11 settembre di cinque anni fa io ero [da qualche parte] a [fare qualche cosa], quando mi dissero che le due torri erano crollate [oppure lo vidi alla tv, o il telefono, internet, l’autoradio] e pensai: niente sarà come prima.
Fine.

(Via pagina iniziale.)

Condividendo l’insopportazione per la frase niente sarà come prima (già avviata nelle prime ore di quel pomeriggio) ho pensato che non sarei cascato nella trappola commemorativa.

Però oggi ci sono i blog e quelli come Paolo dicono che la loro forza è nella fuzione maieutica, nel tirare fuori quello che è nascosto nelle mailbox o nelle esperienze personali.

Per chi è vissuto di Internet negli ultimi anni la mailbox diventa un archivio permanente, anzi una vera autobiografia come ha detto Steven Frank (poi approfondito nel suo blog).

Nel 2001 al CINECA lavoravamo come supporto tecnico ad un provider nato e poi scomparso con la bolla 1.0. Call center, supporto via mail e smanettamento sui router riempivano la nostra giornata.

Ciò che ricordo di quel giorno è l’impatto devastante di un disastro da kolossal che diventava realtà. La sensazione da panico cazzo, è successo realmente. Ricordo che quella sensazione si poteva leggere nei mail che arrivavano. Ho deciso allora di ripescarli e fare parlare la cronaca in diretta. Ho creato al volo una smart folder che mi estraesse i mail del GARR, La Rete dell’Università e della Ricerca Scientifica Italiana, opportunamente anonimizzati. Il GARR fornisce i link di rete verso le principali destinazioni, tra queste gli Stati Uniti e specialmente all’epoca era il nostro principale contatto col mondo.

Smart folder 11 settembre 2001

 

Ed ecco i risultati:

Mail 11 settembre 2001

 

11 settembre 2001 – ore 16:00 italiane

Oggetto: [...] Line Fault Link GARR - USA 622Mbps

Problem Started: 20010911 16:00
Problem Ended: -

Problem Summary: Line Fault

Problem Description: Il link GARR-USA risulta down dalle 16.00 circa.
I problemi potrebbero essere dovuti alla situazione critica dovuta
all'attacco terroristico contro gli USA.

Affected: Tutte le destinazioni di commodity e ricerca USA risultano
interrotte.
Irraggiungibli i root server DNS americani, per cui risulta rallentata la
risoluzione dei nomi di alcune destinazioni.

Ore 22:03:35

Date: 11 settembre 2001 22:03:35 GMT+02:00
Subject: Traffico WEB verso USA e configurazione DNS

A seguito degli attentati che hanno interessato anche la citta' di
NewYork il link con gli USA e' down dalle 16 di oggi, come
comunicatovi con il relativo ticket.

Siamo riusciti comunque ad attivare un backup per quanto riguarda il
traffico web.

Grazie al Caspur, possiamo utilizzare una linea di backup
verso gli USA, non attestato nella citta' di NewYork, e permettere di
utilizzare i proxy-cache di GARR per il traffico web.

12 settembre 2001, il giorno dopo

Si va avanti con un gruppo elettrogeno, il link principale spuntava proprio sotto le due torri…

Date: 12 settembre 2001 13:46:00 GMT+02:00
Subject: Aggiornamento link USA

Vi informiamo che al momento non siamo in grado di prevedere i tempi di
ripristino del collegamento con gli USA.

Deutsche Telekom, fornitore del circutio a 622Mbps tra Milano e New
York, ci ha informato che il ring ottico di New York su cui e'
ritagliato il nostro circuito passava dal World Trade Center. Non sono
quindi in grado di fare previsioni sul ripristino.
A cio' si aggiunge il fatto che il PoP di New York di Dante e' al
momento alimentato con gruppo elettrogeno, con autonomia fino alla
mezzanotte di oggi. Non si sa se e quando verra' riattivata la
alimentazione.

Il GARR si sta muovendo su piu' fronti nel tentativo di trovare una
soluzione al problema.

Vi preghiamo di dare massima diffusione a queste informazioni, perche'
stiamo ricevendo continue chiamate dagli utenti che vogliono sapere cosa
succede.

Sulla home page di www.garr.it trovate le istruzioni da dare agli utenti
per configurare dei proxy per l'accesso web in USA.

Non appena ci saranno aggiornamenti sara' nostra cura informarvi.

Ci viene quindi girato lo stesso mail internamente informando il personale sulla situazione con tre brevi frasi:

Date: 12 settembre 2001 14:30:19 GMT+02:00
Subject: Aggiornamento link USA (fwd)

- il link utilizzato dal GARR (ente che eroga la connettivita' Internet a
CINECA) ha subito dei danni in seguito all'attentato di ieri

- i siti (Web ma anche mail) ospitati negli USA non sono raggiungibili
direttamente

- non sono noti i tempi di ripristino

E ancora dal GARR:

Date: 12 settembre 2001 14:45:12 GMT+02:00
Subject: fermo news (fwd)

Per i problemi legati alla connettivita' USA la Direzione Progetto GARR-B
ha richiesto lo spegnimento del servizio di NEWS. Verra'
ripristinato appena possibile.

E infine: non si sa se il gruppo elettrogeno basterà…

Date: 12 settembre 2001 18:39:01 GMT+02:00
Subject: Connetivita' USA ripristinata attraverso link di emergenza

Con la collaborazione di DANTE abbiamo configurato un circuito
di emergenza attraverso la rete europea per raggiungere le reti USA.

E' entrato in funzione da circa 30 minuti e ha una banda massima di
circa 130Mbps.

Considerata la riduzione di banda saremo costretti a limitare la
funzionalita' ai servzi essenziali, come mailing, ssh, telnet e web solo
via proxy.

La funzionalita' del circuito e' ovviamente legata alla disponibilita'
del PoP di Dante a New York. Come annunciato nel Ticket la durata del
generatore di emergenza e' di 70 ore a partire da ieri 11/09 alle 20.35.

La zona e' in fase di evacuazione e quindi il PoP non sara' presidiato.

Il GARR sta investigando per soluzioni alternative da attuare nel caso
in cui il PoP non torni in funzione.

Per il resto la giornata era proseguita normalmente, con le risposte ai clienti e il flusso di mail “normale” cui si sono sovrapposti questi comunicati da tempo di guerra. Anche sotto le macerie Internet doveva andare avanti.

Parallelamente altri tre flash di quei giorni:

Apple cambia al volo la sua home page, la stessa giornata dell’11 settembre, seguita nei giorni successivi da Microsoft (non ho trovato pero’ corrispondeza sul web archive).

Apple.com 11 settembre 2001

 

Inside Mac Games, il sito più seguito dagli appassionati di giochi per Mac, normalmente luogo di divertimento, fa un appello accorato l’11 settembre che non mi scorderò mai: spegnete il computer, dimenticatevi Internet e uscite a respirare aria fresca:

IMG News: IMG News Takes Day of Observance:

This is just a personal note, from a man with an 18-month-old daughter and wife he loves beyond all measure: please, turn off the computer. Turn to your loved ones. Go outside and breathe the free air and cherish all that you have — never forget that it can be taken from you at any moment.

(Via Inside Mac Games.)

Sempre IMG il 12 settembre rassicura sullo stato di salute della Freeverse, software house di giochi con sede a New York:

IMG News: Freeverse Update from NYC:

Our friends at Freeverse Software have passed along a note to reassure their many fans that this company — located on 24th street in Manhattan — has survived the attack on the World Trade Center and will continue with business as ususal. Here is their note:

We’ve been getting lots of concerned emails from our customers and our friends in the gaming world, so I’d thought I’d drop you a note.

All of the Freeverse staff and our immediate families are all fine followingthis morning’s awfulness. We’re now starting to find out about friends, and friends of friends…

Witnessing this city, our home, disfigured by terrorism in this way has been a horrific experience. But we’d like to thank you for keeping us, and all New Yorkers, in your thoughts.

The Freeverse office will be closed tomorrow, Wednesday, but we’ll be openon Thursday and making games for people to enjoy, without regard to race, gender, sexual orientation, or religion.

(Via Inside Mac Games.)

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La vita di Caryn

Caryn

Caryn’s Life:

This is a visual tribute of my 19 year old daughters fight against brain and spinal cancer. A fight she lost August 19th, 2006

(Via dotmac.info.)

Con queste due righe asciuttissime un padre commemora in pubblico i 19 anni di vita della figlia persa appena una settimana cinque giorni prima.

Sono quasi 25 minuti di video che raccolgono gli istanti di una vita intera. 25 minuti da cui non sono riuscito a staccarmi. Uno slideshow creato con gli ingredienti che noi utenti Mac usiamo per i momenti lieti, le foto delle vacanze e altre amenità. Motivo per cui spesso salto le novità che il feed di dotmac.info mi propone mentre sono alla ricerca di notizie più importanti.

Ma un giorno di fine agosto ho deciso di fermarmi su quella riga dell’aggregatore e sono rimasto a bocca aperta. Non devo essere stato il solo visto che il contatore era quasi a zero mentre ora è ben oltre il migliaio di visite.

Una prova di dignità come questa è una perla che mi fa sentire meno stupido nel mio quotidiano setacciare il fiume di notizie che arrivano dalla blogosfera.

Un abbraccio a Caryn e a suo padre Wilson da questo puntino nella rete.

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