Ho passato parte della mattina a smuovere la mia indecisione su chi votare alle primarie e ora, a pochi minuti dal voto, non posso dire di aver deciso completamente.
Ho scandagliato i siti dei trecandidati saltando come tra i sassi di un torrente tra le dichiarazioni propagandistiche, gli slogan e la (discutibile) grafica dei siti. Poi ho ascoltato la sintesi delle tre posizioni su youdem.tv. Ho cercato di sentire le corde toccate dai loro messaggi più che analizzare freddamente i contenuti.
Probabilmente questo mi colloca nella tradizione più italica ma posso farci ben poco, almeno per ora.
L’unica mossa analitica che mi è venuta in mente è stata quella di rubare il lavoro a webgol e rappresentare con un tag cloud (thanks to Wordle) le mozioni dei tre candidati.
Non ne ho trovato traccia nei tre siti che abbondano, con scelte diverse, di link a social network e web2.0. Guardandoli mi è venuto voglia di non scriverne il nome corrispondente. Sapreste riconoscerli a colpo d’occhio, senza sbirciare il nome del file immagine? Sotto ognuna il link al testo completo della mozione.
Quasi mi dimenticavo di pubblicarla… forse l’espressione più realistica di ciò che è stata la Blogfest e ottimo surrogato nel mio ennesimo post in ritardo.
P.S.: se ve lo foste persi il primo photoset uscito dalla mia Nikon è Facce da Blogfest 2009.
An Italian prosecutor has accused Google of violating Italian and European regulations in the way it handles its e-mail communications, the Corriere della Sera newspaper reported Monday.
L’articolo non linka il Corriere, ma basta una breve ricerca sul sito e trovo il pezzo del 28 settembre:
Il procuratore: «Informazioni rimosse violando la legge». La replica: «Decidiamo noi cosa svelare»
Entrambi gli articoli riportano i fatti in maniera abbastanza completa (i magistrati italiani si lamentano che Google non fornisca i dati dei sospettati né li trattenga per 12 mesi) con una differenza: la “replica” citata dal Corriere si limita ad una frase ufficiale della vicepresidente degli affari legali di Google, Nicole Wong.
Macworld invece è andato ad informarsi direttamente telefonando alla portavoce di Google Simona Panseri, riportando una replica più approfondita (“La Polizia Postale può conferma che Google ha sempre collaborato alle indagini”) da cui si impara, tra l’altro che:
Wong’s letter was confidential and its publication could damage the interests of honest Internet users in Italy, Panseri said.
Il Corriere, pur meritevole di un paragrafo esplicativo sul concetto di cittadinanza in rete, dedica quasi tutto il pezzo alla chiosa per esteso della lettera di Carnevali, cita una frase della lettera riservata di Wong e non alza il telefono per cercare una conferma.
Macworld, che di solito si muove fra Twitter, aggiornamenti di Mac OS X e applicazioni Mac, si prodiga a cercare un riscontro e un altro punto di vista.
Avevo appena fatto in tempo a notare il cambio di comportamento dell’interfaccia di iTunes 9 che Apple fa uscire l’aggiornamento a iTunes 9.0.1 che tra, le altre modifiche, fa ritornare il comportamento usuale del bottone di zoom:
iTunes 9.0.1 provides a number of important bug fixes, including:
Resolves issues browsing the iTunes Store.
Addresses a performance issue where iTunes may become unresponsive.
Fixes a problem where iTunes may unexpectedly quit.
Fixes a problem syncing Podcasts in playlists to iPod or iPhone.
Fixes a problem sorting albums with multiple discs.
Addresses an issue with the Zoom button not switching to Mini Player.
Improves application syncing for iPod touch and iPhone.
Genius is now automatically updated to show Genius Mixes.
(via Aggiornamento Sofware di Mac OS X e iTunes 9.0.1 su Apple Support)
In rete se ne è accorto già Macworld ma non la stessa Apple che non ha ancora aggiornato la pagina di supporto:
Abituato com’ero a minimizzare iTunes cliccando sul bottoncino verde che commutava fra finestra intera e miniplayer non riuscivo a capire il ritorno al funzionamento tradizionale dello stesso bottone su iTunes 9.
Un po’ di esplorazione fra i menu e ho trovato un bel comando Switch From/To Mini Player in fondo al menu View (menu Vista in italiano).
Mi sono poi chiesto quale sarebbe stato il corrispondente comando per il mouse e mi sono detto: è una variante del click sul bottone verde, mettiamoci un option davanti… et voilà, funziona!
Per fortuna a fronte di un cambio di comportamento inaspettato, Apple ha mantenuto la sua consueta logica per il click.
Si tratta naturalmente di una coincidenza ma la sperimentazione di nuove e mirabolanti forme di banner flash sul sito del corriere mal si sposano con la notizia tragica che prende tutto lo spazio comunicativo della pagina.
Tuttavia, anche in occasioni meno tragiche, alla strategia banner che fa da sfondo io ci ripenserei. Sempre che non si voglia partecipare al festival degli accostamenti assurdi.
Torno da un weekend lungo dai nonni Trentini. In paese si parla della consegna delle casette in legno per i terremotati in Abruzzo.
In un posto in cui ti smontano le panche e i tavoli di una festa di paese quando i musicisti sono ancora sul palco (che ironizzano sul trattore che gli passa davanti con il carico da sgombrare), in cui hanno finito quasi prima di cominciare, in cui sistemi i tuoi occhi a colpi di laser nell’ospedale pubblico con pochi giorni di attesa, in cui si mangia a mezzogiorno e si sparecchia a mezzogiorno e venti è logico che si rincorrano voci orgogliose su casette già pronte a fine maggio, sul farsi da soli gli attacchi di luce e acqua e scarichi per le cucine da campo appena consegnate in Abruzzo per non dover aspettare gli addetti ai lavori. In un posto piccolo la rete sociale ti collega in un solo passo a qualcuno che lavora nel settore o che ha notizie dirette.
Ma sono solo voci, appunto, impossibile per un non professionista trovare dei riscontri che possano prepararti alla corretta lettura dei fatti presentati del grande show della serata.
Tutti i weekend in cui vado su mi trovo sul tavolo Il Trentino, uno dei due giornali più letti della regione. I titoli e gli articoli non lasciano dubbi ai sentimenti locali riguardo ad attribuzione ed efficienza della costruzione delle casette. La prima pagina di oggi titola “Spot con le casette trentine”, per dire.
Venti di queste confortevoli abitazioni sono già pronte mentre per l’acquisto delle altre 80, il cui costo si aggira attorno agli 860 euro a metro quadrato, la Provincia di Trento, che ha stanziato 4 milioni di euro prelevati dai fondi di riserva, svolgerà altre gare d’appalto coinvolgendo le circa quindici aziende trentine che producono questo tipo di prefabbricati.
Il 9 maggio 2009 Dellai, presidente della provincia autonoma di Trento in conferenza stampa:
Ci siamo impegnati a costruire almeno 100 casette in legno che speriamo di ultimare entro luglio. Da lunedì cominceremo a montarle. Vi troveranno ospitalità circa 600 persone.
Le prime cinque sono già in fase di costruzione a Coppito mentre, in un’altra frazione dell’Aquila, a breve inizierà il montaggio di un villaggio per malati di mente. Altre ottanta saranno costruite nel comune di San Demetrio mentre le rimanenti troveranno posto a San Gregorio, Fossa e Coppito. Le casette, ad un piano con due o tre stanze, sono fornite da tutte le ditte trentine del settore e costano ciascuna 40 mila euro. Cento di queste sono finanziate dalla Provincia autonoma di Trento, le altre 100 da associazioni di volontariato e con collette di privati.
Anche Bruno Vespa, giornalista di origini aquilane, non ha voluto mancare: «E’ meraviglioso – ha affermato ieri- quello che i trentini stanno facendo qui, del resto la loro capacità di intervento in situazioni difficili è ben nota». Il paese di Onna conta già quattro casette in legno, «doppie», composte ognuna di due unità abitative, così da poter ospitare otto famiglie. Grande è stata la soddisfazione dei centoventi trentini che attualmente operano nei sei cantieri abruzzesi, per l’interessamento manifestato per il loro impegno verso le popolazioni terremotate dalle autorità . Entro fine settembre saranno completate le 241 casette antisismiche in legno costruite a Coppito, Stiffe, San Demetrio, Sant’Angelo e Onna, comuni abruzzesi devastati dal terremoto del 6 aprile. Altri 107 alloggi sono in fase di definizione. Lorenzo Dellai ha espresso grande soddisfazione: «Le casette di legno che stiamo allestendo, in collaborazione con la Croce Rossa nazionale, rappresentano una valida risposta ai disagi che inevitabilmente stanno vivendo le tante persone alloggiate sotto le tende. Entro settembre contiamo inoltre di aprire l’asilo infantile di Onna». Per la ricostruzione in Abruzzo la Provincia ha stanziato finora 4 milioni di euro.
di Gianpaolo Tessari TRENTO. Uno spot coi fiocchi al governo Berlusconi a livello di immagine. E, ironia della sorte, glielo confeziona oggi una delle rare amministrazioni di centrosinistra di tutto il Paese, quella di Lorenzo Dellai. E’ la consegna delle casette di Onna, divenuta show mediatico. La disciplina asburgica dei trentini, la proverbiale organizzazione della Protezione civile di casa nostra ed anche, ammettiamolo, una non comune disponibilità di risorse finanziarie, hanno fatto sì che il Trentino oggi possa consegnare un signor villaggio prefabbricato agli abitanti di Onna.
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Onna – La visita del Capo dello Stato ai terremotati d’Abruzzo ha registrato quest’oggi la tappa al villaggio che sta nascendo ad Onna, il paese simbolo del terremoto dello scorso aprile. E’ qui che il ‘sistema trentino’ sta realizzando su incarico della Croce Rossa Italiana uno dei più grossi insediamenti per dare una sistemazione dignitosa ai terremotati. Ad accogliere Napolitano anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai.
Sono curioso di vedere come queste posizioni si integrino con il cambio di cartello sul cantiere di Onna: che ci sia collaborazione stato-provincia è chiaro. Come siano distribuiti i rispettivi pesi un po’ meno.
Update 3: dalla rassegna stampa notturna dei giornali del 16 settembre vista su SKYTG24 non ho mai visto la parola “Trentino” o “Casette Trentine” citate in nessun titolo. Se qualcuno la nota nel testo degli articoli me lo segnalerebbe nei commenti? Grazie.
Update 4: su l’Unità un virgolettato di Dellai (o dei suoi progettisti, non è chiaro) chiarisce tempistica e consegna:
“Abbiamo impiegato 43 giorni esatti per realizzare il villaggio, sono casette antisismiche, abbiamo cercato di renderle anche graziose, colori pastello, parquet in terra, finestre grandi, ognuna ha un pezzetto di giardino davanti e il posto macchina. Se ci avessero dato subito il via libera le avremmo potuto consegnare anche primaâ€.