Segnalo in ritardo il post di Leonardo a proposito della rinuncia di Dario Bressanini a scrivere sui blog de Il Fatto Quotidiano.
E’ il tipico caso in cui non si vuole vedere quanto l’aggregatore fissi il “baricentro” degli argomenti dei post, e quanto uno “spazio collettivo” diventi “punto di vista”. Il problema nasce quando il punto di vista della collettività degli scrittori si confonde percettivamente con quello dell’editore del sito.
Gomez non è un ingenuo, credo che sappia benissimo qual è l’inconveniente: quei 400 blog con l’adesivo del Fatto Quotidiano sono il Fatto Quotidiano. Il lettore li percepisce come Fatto Quotidiano. Se parlano delle nanoparticelle delle merendine, il lettore riterrà di avere letto sul Fatto una notizia sulle nanoparticelle nelle merendine. Non un’opinione: un’informazione. Capisco che un quotidiano consenta opinioni diverse, ma una merendina alle nanoparticelle non è un’opinione. O esiste – e allora mostramela, fuori la fonte. Oppure non esiste. E allora mi stai dicendo una bugia. E se sul tuo post c’è l’adesivo del Fatto Quotidiano, il FQ mi sta dicendo una bugia.