«Faccio presente – si legge inoltre nella lettera – che alla mia redazione non sono pervenute richieste di rettifica o annunci di iniziative legali da parte di alcuno. Le ricordo come la stessa Rai abbia recentemente riconosciuto che l’autonomia del giornalista non può essere menomata, nemmeno dall’editore»
(Michele Santoro citato in “Riequilibrare Annozero, sospeso Vauro” Santoro replica: “Censura sul vignettista” – Corriere della Sera)
E’ sempre bene distinguere fra annuncio col botto, polemica autoalimentata e provvedimento-civetta.
Sospendere Vauro è innegabilmente una cosa indegna ma tutto sommato è nelle prerogative della Rai (la sua satira può piacere o meno). Attaccare un qualsiasi programma motivandolo come “vergognoso” ha senso non nel subject ma nel from, il presidente della camera ha un peso che una persona qualsiasi non ha.
Spenti questi due abbaglianti, se si va a cercare il motivo di tanta polemica non si trova nulla. Ed è questo a doverci preoccupare. Molto.
Secondo me il problema è ancora più sottile. Vauro può piacere o non piacere, ma già entrare nel merito della questione è fuorviante. Il problema è che Berlusconi, due settimane fa, aveva detto che, rispetto alle critiche al suo governo dei canali di informazione, era tentato di prendere misure dure e decise. Ora lo sta facendo: quindi la “difesa” di Vauro e Santoro in questo caso va al di là del merito di cosa hanno detto, scritto o disegnato, perché se si scende nel dettaglio, si è già inconsapevolmente accettato il principio del Presidente del Consiglio di “chi mi critica è fuori dalla RAI”.
E perché credi che fossi molto preoccupato?
Santoro secondo me fa un brutto programma, rimasto inalterato dai tempi di Samarcanda (ci ritornerò con un apposito post) ma non deve assolutamente smettere di farlo.
Piuttosto qualcun altro gli faccia concorrenza: chi è a conoscenza di un giornalismo migliore parli ora o taccia per sempre. 🙂
A disturbare è la possibilità di esprimere le proprie opinioni, di ascoltare più opinioni, di non paralizzare il proprio pensiero perchè “questo non è il momento”, “questa è persona rispettabile che io conosco, sulla quale non si può ironizzare”, “questo non si può toccare perchè offende la sensibilità di”. A disturbare è la libertà di pensiero. E la mia sensibilità offesa da giorni e giorni di pianti e scene strazianti in Tv, che erano ritenuti “doverosa informazione” chi la rispetta? Dove si trova l’elenco degli argomenti “intoccabili”? Nella nostra Costituzione non appare niente del genere, mi pare. Non se ne può più di questi “Maestri” che, in nostro nome, ogni giorno spiegano come dobbiamo essere, e se quello che diciamo e pensiamo sia adeguato o meno.