Ecco il fotoracconto del corteo del 2 agosto.
C’era parecchia gente quest’anno, forse complice il caldo non ancora torrido, c’erano i parenti, le autorità, adulti e bambini, partigiani giovani e vecchi, associazioni, striscioni, colori.
Proprio stamattina al lavoro un amico mi ha chiesto perché ci vado, se ho motivi personali per farlo.
Gli ho risposto che non sono parente né conoscente delle vittime ma che avere 12 anni e vedere la propria città sventrata è un’esperienza che ti segna.
L’esercizio della memoria attraverso il rituale di una lenta camminata estiva è un’esperienza che arricchisce sempre.
Ogni persona in più che sotto il sole d’agosto accompagna in Piazza Medaglie D’Oro chi ha ancora le ferite in corpo fa una cosa buona.
E noi continueremo a farlo, programmando le ferie di conseguenza, anno dopo anno.
A Bologna, il 2 agosto si arriva anche a piedi, partendo tre giorni prima.
Il percorso inverso l’abbiamo fatto in macchina, percorrendo nel pomeriggio un’autostrada quasi vuota, il giorno del grande esodo in direzione Milano, con buona pace del bollino nero.
C’era un bambino da salutare, una mamma e un papà da abbracciare e qualche domanda di Cesare da evitare.
Questa è stata la nostra staffetta.
… con buona pace del nostro caro sindaco che lo scorso anno aveva proposto di cancellare la manifestazione che sa di vecchio in favore di una bella messa (saprebbe di nuovo?)