Ma i cantanti “leggeri†italiani non sono stati sottoposti a nessun controllo di qualità e ci si trova spesso a dover ascoltare persone che stonano; è come dover giudicare il valore di uno scrittore leggendo un suo libro pieno di errori di grammatica. Voi ci riuscireste? Io no.
Cantare è una delle gioie della vita. Cantare bene è auspicabile. Essere intonati è un obbligo di legge.
Se vuoi canticchiare lo fai a casa tua, in bagno, in macchina, dove ti pare. Non ammorbare le orecchie altrui se vai mezzo tono sopra o sbagli gli acuti o credi che vengano prima il gorgheggio e la svisata soul del fare le note giuste.
Ho voluto molto bene ad amici e amiche poco intonate bisognose di evocare Guccini quando compariva una chitarra alle feste. Eravamo giovani, soprattutto eravamo amici.
Se non fai le note giuste non sperare in un vocal coach, prova con l’autocensura: non andare in TV, non aprirti un myspace.
No, neanche youtube. Quello proprio non vale.
P.S.: l’articolo di Elio è da leggere tutto.
La (triste?) realtà è che la maggior parte della gente non le conosce le note. Non le sente.
Tampoco le distingue.
Son quelli che vanno a orecchio, che in fondo basta andarci vicino.
E fanno i videopost che fanno inorridire te e fanno ridere me, alla vista della tua faccia schifata.
Sei un rompicoglioni.
E il tuo orecchio assoluto è peggio di te.
@D.: non sono un rompicoglioni, sono un adorabile cagacazzo. Su quel che riguarda il mondo acustico poi direi un despota.
Ti amo sempre e comunque, sai?