L’esercizio più importante di essere un blogger è la lettura.
Dalla lettura scaturiscono le idee.
Dalle idee – forse – scaturiscono i contenuti.
In quel forse si nasconde la sfida maggiore: la scelta, degli argomenti.
Nessun grado di istruzione scolastica, di quelli passati dalla mia generazione, prevede di insegnarti a scegliere anche se tutti ci provano mettendoti in situazioni in cui si sottoindende di farlo (dalle risposte multiple dei test a crocette alla compilazione del piano di studi).
Men che meno, non ho ricordi di nessun insegnamento che prevedesse l’esercizio della scelta attraverso la scrittura. Tengo fuori concorso la scelta dei temi in classe perché la fatidica terna letterario-storico-d’attualità era una scelta forzata: le alternative erano mutuamente escludentesi dato che nessuno poteva essere un secchione generalista in questi tre ambiti della sapere sopravvivenza scolastica.
Fa eccezione il mondo dei giochi di ruolo ma questa è materia per un prossimo post.
Nel mondo 1.0 fatto di mailing-list e newsgroup, l’argomento era già tracciato, ci si muoveva sul binario pronto del thread innescato e il solletico del reply facile faceva il resto.
Invece quando apri l’aggregatore non consultato da un po’, leggi il numerino dei nuovi post che supera i 3000 devi scegliere quanti marcare come già letti, leggerli e scegliere gli argomenti più interessanti su cui aumentare l’entropia della blogopalla. Una piccola riunione di redazione con te stesso, indiscutibilemente masturbatoria ma educativa. Imparare a scegliere.
Per noi pigri, ossessivi-compulsivi, procrastinatori, una disfatta su tutti i fronti.
deduco che “mark all as read” è stata la tua scelta. 🙂
No, mi palleggio fra google reader e NetNewsWire segnando come letta qualche tag o qualche gruppo di feed. Ma poi tornano a ricrescere… anche se a dire il vero molta parte sono feed di servizio come i commenti, tag su deli.cio.us e technorati che seguo per lavoro e altro.
Ogni tanto arriva il colpo di scure però!