Spam sui Barcamp

Non avendo perso tempo ad aggiustare le preferenze sui mail di notifica del wiki del Barcamp ricevo tutte le variazioni sulle pagine di tutti i Barcamp, opportunamente filtrate su Gmail.

Ogni tanto vado a ripulire la mailbox e noto, com’è ovvio, che arrivano soprattutto mail sui barcamp in corso. Oggi ho trovato una notifica sul CitizenCamp di Casalecchio, ormai vecchio di due mesi. Ho deciso di esaminarla meglio: si trattava di una modifica da parte di un utente anonimo che aveva inserito un link di spam verso un motore di ricerca di locali e divertimenti a Roma (che ovviamente non linko qui). Il link era ben nascosto fra l’elenco dei blogpost sul Citizencamp.

L’ho rimosso poco fa con una certa amarezza: il wiki del Barcamp non è la Wikipedia, non può contare su milioni di utenti che istantaneamente rimettono a posto i vandalismi. Lo spirito del Barcamp è la libera collaborazione quindi il rimedio di imporre l’accounting escludendo gli utenti anonimi suonerebbe come un bavaglio. L’idea di fare “pulizie periodiche” o di istituire “pattuglie” per controllare queste pagine mi atterrisce.

Comincio a capire il pericolo dello spam sul web2.0. In fondo anche lo spam è user generated content… o no?

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