Nella mia infinita bolsaggine mi ero scordato di raccontare un tipico esempio di serendipity che ha contribuito alla nascita del FemCamp. E’ un momento complicato sul piano personale e familiare (lavori di casa che si prolungano, vita in accampamento, crolli di sonno dopo cena, etc.) che ci porta a trascurare il blog e a decidere di partecipare agli eventi come il FemCamp solo all’ultimo minuto. Ma torniamo a noi.
Premessa: qui al lavoro seguiamo da tempo il server donne dell’Associazione Orlando e il progetto Technédonne. Arrivano perciò regolari richieste tecniche e talvolta anche di altro tipo. Una di queste volte, in una giornata di febbraio mi arriva questa mail interna che riporta succintamente una richiesta dell’Associazione:
From: […]
Subject: richiesta info
Date: 26 febbraio 2007 13:34:55 GMT+01:00
To: Federico[…]
User-Agent: Thunderbird 1.5.0.9 (Windows/20061207)Sai niente di un evento di bloggisti a casalecchio che si dovrebbe
chiamare bazarcamp?hanno chiesto delle cosa le donne che vorrebbero organizzare con loro un
evento su argomenti specifici….
Ovviamente si trattava dell’allora annunciato CitizenCamp di Casalecchio, confuso con il bzaarcamp di Milano, il primo in ordine di tempo dei BarCamp italiani. Da un altro mail dei colleghi vengo a sapere che le donne dell’Associazione erano già focalizzate sull’idea del BarCamp e che cercavano idee e supporto per organizzarlo.
Il tempo di un mio email generico sui barcamp, da inguaribile didascalico:
From: f.giac[…]
Subject: Re: richiesta info
Date: 26 febbraio 2007 13:49:42 GMT+01:00
To: […]
X-Mailer: Apple Mail (2.752.3)E’ un BarCamp:
le regole di un barcamp sono quelle di una conferenza informale: sono ammessi solo partecipanti attivi, speaker e nessuno spettatore. C’è un wiki di organizzazione sul quale vengono proposte le presentazioni (tutte brevi e di una decina di slide) e poi i partecipanti effettivi votano chi deve parlare.
Le info del barcamp di casalecchio sono qui:
e chiudiamo il cerchio con una telefonata interna con richieste di approfondimenti e di persone da invitare.
Ora so che non ce n’era bisogno ma allora precisai che nei BarCamp si lancia l’idea e ci si autoinvita e che sarebbe stato sufficiente contattare un paio di nomi per mettere in moto la cosa. Il primo che mi venne in mente era quello di Mafe insieme ad alcuni altri che ora non ricordo (così imparo a fare i post dopo tre mesi).
Era l’ora di pranzo; entro le 5 del pomeriggio arrivano mail entusiasti da women.it, Mafe viene cooptata e noi siamo prenotati per lo streaming.
A pochi giorni dall’evento la pagina del FemCamp ribolle di partecipazioni, link e segnalazioni varie e la cosa non può che farmi piacere. Nell’economia del dono di cui si parla tanto nel web2.0 l’importante è lanciare buone idee senza necessariamente avere un ROI privato per sé. Sono convinto che se si pongono dei paletti in questo senso sarebbe come buttare sabbia su un ingranaggio ben oliato.
In questo caso io ho soltanto rilanciato un’idea che era evidentemente nell’aria, né più né meno di un palleggio di pallavolo. Trovo affascinante come da un paio di questi passaggi, da qualunque parte provengano, si riesca a fare massa critica aggregando persone e idee.
Noi come iFamily cerchiamo di farci un salto, ma l’ultima parola la daremo da iBaby per non tirare bidoni colossali.
Update: da feedback nei commenti, email e twitter ho realizzato che avevo distorto la sequenza degli eventi. Ho quindi corretto di conseguenza i passaggi del post. E’ il bello del blog: la multicanalità nell’interazione facilita le precisazioni. Il senso del post è rimasto quello tanto che ho cambiato il titolo e l’URL per metterlo meglio in evidenza: il piacere di aver assistito alla nascita di un momento di aggregazione e di circolazione di idee.
Naturalmente se ho dimenticato altri aspetti non c’è che da commentare qui sotto.
Ciao,
se posso intromettermi, voglio solo aggiungere che la nascita del femcamp non è avvenuta esattamente così. In realtà , noi di women.it sapevamo dei barcamp, avendo partecipato a quello di Roma in gennaio. C’è stata un po’ di sovrapposizione di informazioni e di mittenti, probabilmente.
Comunque, speriamo di veder trottolare iBaby anche qui da noi…ciao,
f
Ciao Federica,
ho scritto il post un po’ in fretta, prima del calo di zuccheri che ci proietta alla camst 🙂
In effetti mancano un paio di passaggi che adesso cerco di chiarire, ma mi piaceva raccontare la cosa dal mio punto di vista: come da un mail e una telefonata, entrambi interne, vi ho visto far nascere il femcamp.
Fatemi sapere che ne pensate!
🙂 non c’è problema, ma non siamo cadute così giù dal pero! Ma va bene; anzi, ti ringrazio della pronta risposta. E, lo ammetto, anch’io ero in crisi glicemica pre-pranzo… Ciao, f
E’ il bello del blog (e dei wiki): tutto si aggiuta in corso d’opera…
Dopo la nostra telefonata ho completato le correzioni e cambiato il titolo. Ora aggiungo il post nel wiki del femcamp.
A sabato, speriamo!
Grazie! e speriamo che iMamy si convinca…