L’ho letto su Twitter: i post offline

Per chi dice che Twitter è solo un gadget modaiolo: ho letto stamattina, fra gli arretrati di Twitter il suggerimento di Cristian Conti di stamparsi i post interessanti per leggerli offline (di provenienza Lele Dainesi).

Normalmente avrei ignorato il suggerimento: sono sempre online. In questo periodo la mia vita è invece particolarmente offline a causa di mancanza adsl nella casa provvisoria e numero di bimbi raddoppiato.

Non amo stampare le pagine web, amo risparmiare carta (e alberi) e spazio leggendo tutto sul Mac. Per questo motivo il mio NetNewsWire è zeppo di tab aperti che lo rallentano sempre più. Nulla rimane di essi se manca la connessione (niente cache, sembra). La soluzione è quindi presto trovata: farsi una nuova cartella “blog da leggere” sul Desktop e fare un bel PDF dal menu Stampa di NetNewsWire. Ecco qui i miei post da leggere, con tanto di URL conservato nel caso volessi citarli nei miei post (si copiaincolla facilmente da Anteprima o Adobe Reader) e commenti da riempire 35 pagine di carta risparmiata.

Per non parlare dello zoom infinito per alleviare i miei occhi stanchi…

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3 commenti

  1. ma siccome sono un giornalista incallito di carta e dossier e archivi e librerie Ikea … meglio stamparsi dei post storici che occuparle con qualche libraccio 🙂

    (anche se la libreria ne è piena lo stesso) … la tua idea è utile anche io uso NetNewsWire e è la tecnica è perfetta

  2. Non vedo l’ora che esca la versione 3.0 attualmente in sviluppo molto instabile (cosi’ dice Brent).

    Se mi metto a stampare finisco come mio padre che ha lo studio protetto da trincee di doppi mucchi di fotocopie e riviste sia sul tavolo che sul letto che ai lati del tavolo…

    …col rischio di averlo fatto per niente: ho delle cartelle di bookmark “da leggere” mai consultate, almeno non ho sacrificato carta innocente 🙂

    L’importante è, nel più puro spirito GTD, andare periodicamente in quelle cartelle ed estrarre i PDF o i bookmark già letti… cosa che per ora rimando alla prossima vita (beh, diciamo a casa completata).

    Anch’io librerie IKEA, en passant 🙂

  3. Amo la carta stampata (e amo anche gli alberi: in questo senso sono come Idefix). Anch’io ho una cartella con numerosi PDF “da leggere”.
    Faccio due ordini di considerazioni:

    1) Il “da leggere” puo’ essere un’arma a doppio taglio: e’ vero che permette di raccogliere qualcosa di interessante, ma spesso l’interesse e’ legato al momento, alla situazione. Cambiano momento e situazione e quel qualcosa non interessa piu’ (e viene cestinato: come succede in genere alla mia casella di posta, dove tutto puo’ essere considerato un “da leggere” col risultato che a circa qualche centinaio di msg tutto viene cancellato).

    2) Su internet l’informazione e’ genericamente frammentata: questo va bene per essere letto online, ma ci sono risorse preziose che – mi chiedo – come facciano ad essere lette online, se non con grande fatica agli occhi. Questo e’ anche quello che mi fa riflettere sul significato di avere intere opere online, che immagino non servano ad una lettura tradizionale, ma per una qualche riferimento veloce o per elaborazioni ulteriori.

    Ovviamente anch’io non posso concludere se non dicendo che sto per arredare il salotto con librerie Ikea.
    Saluti
    Francesco

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