Erano vari giorni che stavo pensando all’insesatezza di questa metafora, che ha fatto quasi cadere il governo precedente. Poi, al solito, Paolo ha sintetizzato perfettamente le mia sensazione:
Vorrei tanto far parte anch’io di una “cabina di regia”. Non so bene di cosa si tratti, ma la nostra intera classe politica sembra amare particolarmente il termine, tanto vago quanto privo di significato. Che ne dite, ci facciamo anche noi la nostra “Cabina di regia”? Potremmo anche aprire un sito web e venderle 😉
E aggiungo: ci vorranno anni per liberarci dai danni prodotti dalla semplificazione del linguaggio politico in termini sportivi e pubblicitari. Da aggiungersi ai tanti fatti dal 1994 in avanti dalla discesa in campo, pardon, dall’ingresso in politica di Silvio Berlusconi.
Senza per questo rimpiangere l’epoca fumosa delle convergenze parallele, non vedo l’ora che scompaiano:
- Cabine di regia
- Discese in campo
- Compagini di governo
- Tre punte
- Rimonte
E la lista potrebbe continuare. Anzi, altro meme: continuatela voi, Paolo, Gianluca, jtheo, LucaC, LucaB e chiunque si voglia accodare 🙂
P.S.: sono sportivo come un Panda. Quando arriva TGSport cambio canale e preferisco la pubblicità. Mai stato allo stadio. Fatti i giochi della gioventù e uscito piegato in due e mani sulla milza. Insomma, sono un tantino poco obiettivo sull’argomento ma vorrei lo stesso un linguaggio politico più dignitoso e meno infarcito di slogan.
Beh, che sia un problema giornalistico? Come le metafore meteorologiche (bufera, ecc.) usate a sproposito o il “giallo”, colore sempre dominante?