How shooting digitally changes acting:
The answer: a lot. “I think shooting in digital changes acting as much as film changed stage acting, or as sound changed film,” said Bill.
Why? Because film costs a lot and must be used sparingly, while digital tape is practically free.
(Via The Long Tail.)
Questo interessantissimo post di Anderson mi ravviva la sensazione che provo scattando fotografie con la mia Nikon D100, dopo 20 anni di onorato servizio da buon fotoamatore diapositivomane con due reflex Contax e Yashica.
La pellicola non conta, non costa nulla, c’è’ una sorta di tariffa flat sulle fotografie (metafora del buon NaPorcu), le inquadrature si ritoccano in pochi attimi (con i negativi si doveva sudare in camera oscura o pagare care le stampe professionali in laboratorio). Il magico numero delle 36 pose, limitato fisicamente dalla ristrettezza della paghetta da ragazzini rimane così impresso nella mia mente che limito il numero di scatti da fare, perdendomi momenti e ricordi che non stanno certo ad aspettare.
D’altro canto l’agire sempre in sicurezza, senza limiti rende tutto troppo facile, moltiplica gli scatti alla ricerca di quello buono, facendoti ritrovare con la solita carrettata di “cartoline”.
E soprattutto la fatica viene spostata al dopo: un compleanno o una pizzata producono facilmente un centinaio di foto che andrebbero scelte, etichettate (per non dire taggate, vero, Luca?), corrette nell’inquadratura e nei colori, mandate in stampa alla vecchia generazione che non ama o non può vedersi le foto sul monitor. Spesso la pigrizia prevale.
Per fortuna c’è la scuola di guerra delle diapositive: un orizzonte storto, una sovraesposizione ed erano da buttare. Pensare prima di scattare. Secondo me è un consiglio ancora valido.
Mi accordo anchio al pensare prima di scattare, c’è ormai chi scatta e gira pensando già alla correzione in post-produzione.
Post produzione per me s’intende come un aggiungere qualcosa al filmato, non correzioni di errori e dettagli vari.
Ciao Federico, Ilaria mi ha segnalato questo messaggio!
Innanzitutto congratulazioni per l’acquisto 🙂
Io sto per prendere una nikon D50, ma non ho ancora deciso… Tutti mi parlano della canon! Ho ancora un mese a disposizione per valutare 😉
Ho sempre avuto una passione”latente” per la fotografia e qualche mese fa ho aperto un account su flickr! Da allora vivo quasi esclusivamente per fotografare il mondo che mi circonda 🙂
Probabilmente hai ragione quando dici “pensare prima di scattare”, ma non mi disturba affatto poter accumulare centinaia di foto e vederle in tempo reale…
La tecnologia offre questa comodità , ma il suo abuso rischia di uccidere la fotografia 😉
Matteo
Ciao Matteo,
scusa il ritardo ma sono sempre indietro con post e commenti.
L’acquisto è stato un colpaccio istintivo su ebay: a patto di aspettare un mese per i tempi della dogana italiana ho avuto una D100, due obiettivi e borsa a circa la metà della sola macchina venduta in Italia. Ma la scelta è stata fatta vedendo i minuti di scadenza delle aste… ora ci penserei due volte, pur essendo contento della mia macchina.
Non ti preoccupare di quale macchina prendi: è l’occhio e il cervello che fanno la foto, il mezzo aiuta solamente. Scatta un sacco di foto e sii impietoso nell’autogiudicarti. Leggi libri e riviste di foto o frequenta flickr, insomma confrontati più possibile, solo cosi’ le idee vengono fuori.
Io ho usato poco flickr perché sono affezionato di dotmac ma le doti di rete sociale di flickr mi stanno facendo cambiare idea.
In realtà il mio sogno è comprare uno scanner per diapositive e pescare dalla valigia dei ricordi le infinite foto a colori saturi da diapositiva sottoesposta che ogni buon fotoamatore ha nel cassetto.
Per finire: Ansel Adams e Feininger.
A presto,
Fed