Repubblica.it » cronaca » Il padre di Tommaso: "Curatelo così" Il legale: "Sequestro su commissione"

Su Repubblica.it di oggi le novità sul sequestro del piccolo Tommaso. Si parla di un blog per raccogliere informazioni o contatti con i rapitori, di un indirizzo email (come se web e posta fossero su due mondi diversi) ed un numero di cellulare:

Repubblica.it » cronaca » Il padre di Tommaso: “Curatelo così” Il legale: “Sequestro su commissione”: A fondare il ‘Comitato per liberare Tommaso’ è stato un amico di famiglia degli Onofri, Claudio Borghi. A disposizione di chi può dare informazioni sul caso sono il numero telefonico 347-8236258 e l’indirizzo di posta elettronica tommasolibero “Tommaso, il 2 aprile dello scorso anno, ricevette il battesimo ed è stato affidato alla nostra comunità. Ora tutti abbiamo il dovere della preghiera per lui e la sua famiglia”. E proprio durante la preghiera comunitaria, un bambino si è alzato e ha letto poche ma intense parole: “Pentitevi e non indurite i vostri cuori. Che queste parole arrivino ai rapitori perché restituiscano presto il piccolo Tommaso”.

Come spesso accade in questi casi il numero di cellulare viene riportato il resto no. Al TG1 ho visto velocemente l’indirizzo email ma qui niente di niente.

Che senso ha pubblicare sul sito internet di un quotidiano l’esistenza di informazioni reperibili su Internet stessa senza darne l’indirizzo.?

E’ l’ennesima conferma che il giornalista raccoglie la parolina magica che va di moda o che fa notizia e la riporta senza approfondire. Il blog è ancora il particolare curioso da citare (anche in queste circostanze drammatiche) senza trasformarlo in aiuto fattivo.

Reperire l’informazione giusta mi ha preso non più di 20 secondi:

  1. Cercare su Google Blogsearch le parole “Tommaso libero”
  2. Trovare la segnalazione di Aaron
  3. Giungere al blog Liberate Tommaso!

In bocca al lupo, Tommaso. Tatino è con te.

P.S.: Tommaso è epilettico e ha bisogno di Tegretol, un farmaco piuttosto potente da usare con cautela. Negli ultimi due giorni ho sentito ai telegiornali almeno tre varianti dell’appello del papà di Tommaso, in cui il dosaggio del Tegretol veniva riportato in tre unità di misura diverse: dai ml (millilitri) ai mm (millimetri).

I giornalisti sono professionisti pagati (da noi, nel caso della RAI) per riportare notizie esatte. Posso capire riportare in maniera interpretata pettegolezzi di palazzo o gli umori di qualche personaggio pubblico. Non capisco né giustifico sbagliare il dosaggio di un farmaco, specialmente nell’intenzione di fare un appello a rapitori che possono non sapere nulla di medicina.

3 commenti

  1. Vorrei collaborare con Repubblica scrivendo qualche articolo dalla
    Argentina ogni tanto, senza grandi pretese economiche.
    Sono presidente USEF Mendoza e portavoce USEF in Argentina.

  2. Sono troppo lontana e delle volte dalla mia provincia non si può sentire la RAI come infatti succede in questi giorni, noi paghiamo un servizio ma lo stesso la segnale o non arriva o s’interrompe spesso.
    Su questo sequestro mi sto informando adesso ma mi dispiace a livello personale per i genitori ed a livello sociale mi provoca un profondo disagio dal momento che la vita viene rispettata così poco
    in questi giorni, ma l’esempio viene di quelli che dovrebbero essere modelli positivi ed invece propongono la violenza in tutti i sensi.

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