Fossi Figo
Legioni di giovinotti della media o buona borghesia torinese si ritrovano quindi nella pletora di “caffè letterari” e “vinerie” spuntati come funghi da quando si è capito che il genere, commercialmente, tira; e dove anche loro possono estrarre i loro alternativissimi sei euri (o, più di sovente, gli alternativissimi sei euri del papi) per un bicchiere di un vino biologico appena salvato dall'estinzione da un qualche presidio Slow Food estremamente alternativo.[toblòg]
Ho abitato 3 anni a Torino prima di tornare in pianta stabile a Bologna. Sento queste osservazioni pericolosamente vere e applicabili anche al mio circondario. Tranquilli, il buon toblog distribuisce scudisciate ai fighi di destra e di mancina…